[24/07/2009] News

Ban Ki-moon la Cina sia da esempio per la lotta al cambiamento climatico

LIVORNO. Il segretario generale dell'Onu, Basn Ki koon è a Pechino per incontrare il presidente cinese Hu Jintao, il primo ministro Wen Jiabao, il ministro degli esteri Yang Jiechi ed altre alte autorità della Repubblica Popolare.

Dopo la visita cinese Ban il 26 luglio sarà in Mongolia dove incontrerà il neo presidente filo-occidentale Elbegdorj Tsakhia, il premier Bayar Sanj e il ministro degli esteri Sukhbaatar Batbold per discutere dei cambiamenti climatici nei Paesi senza sbocco al mare, come è appunto la Mongolia, circondata dal territorio di Russia e Cina. Ban incontrerà anche una comunità di pastori mongoli alle prese con la crescente scarsità d'acqua e con la desertificazione.

Ban oggi ha partecipato a manifestazioni legate ai cambiamenti climatici in particolare a quella chiamata Green light riguardante le tecnologie a forte rendimento energetico e per la produzione e l'utilizzo intensive di lampade a basso consumo che la Cina sta incentivando per il risparmio energetico e che l'IOnu finanzia con 14 milioni di euro. Si pensa che l'iniziativa possa portare a una diminuzione dell'8% del consumo di energia in Cina.

Il segretario generale dell'Onu ha detto che «la Cina può fungere da modello per i Paesi in via di sviluppo e per il resto del mondo, investendo in una crescita rispettosa dell'ambiente e che abbia  come priorità la produzione di energia pulita» e ha invitato i dirigenti comunisti di Pechino «ad essere l'avanguardia dell'economia del domani».

Presentando "Green Lights", Ban ha detto che «Il recente emergere della Cina come il leader mondiale per le emissioni di gas serra ha un significato è di vitale importanza per la comunità internazionale ed occorre che il paese persegua politiche economiche ambientalmente sostenibili- La Cina ha le dimensioni e la forza per mostrare un nuovo cammino al mondo. Ed ha la lungimiranza per realizzare un percorso verso la new clean-energy per la prosperità» Per questo Ban invita la Cina ad assumere «un ruolo di leadership a livello mondiale. Investendo nella crescita verde, il vostro paese può fare un salto che oltrepassi decenni di sviluppo basato sui combustibili tradizionali e sporchi. La chiave è dare la priorità per l'energia pulita, che può creare nuovi posti di lavoro, stimolare l'innovazione ed inaugurare una nuova era di prosperità globale. In tal modo, la Cina può essere oggi l'avanguardia dell'economia di domani».

Ban ha sottolineato che i Paesi che prenderanno la testa della lotta contro il cambiamento climatico «Saranno i primi ad avere risultato. Saranno vincitori nel mercato globale. E, supponendo che la prosperità sia equamente condivisa, rafforzeranno la loro stabilità interna. La posizione della Cina come una potenza mondiale comporta ulteriori responsabilità, in particolare per quanto riguarda la Conferenza di dicembre a Copenhagen, in Danimarca, convocata per approvare un accordo globale sulle emissioni per il successo del Protocollo di Kyoto, il cui primo periodo di impegno termina nel 2012».

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha anche ricordato che a New York il 22 settembre si terrà una riunione di alto livello organizzata dall'Onu per cercare di dare l'ultimo slancio verso un accordo Copenhagen: «Le principali economie emergenti, tra le quali la Cina, hanno compiuto grandi passi. Tra gli altri, sono impressionato dagli sforzi della Cina nel campo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Vi esorto ad accelerare le vostre azioni nazionali, incluse l'energia e i carbon intensity targets. Forti segnali riguardanti le azioni di mitigazione, annunciate prima di Copenhagen, aiuterebbero a spingere il processo negoziale in avanti. Essi possono inoltre rappresentare una responsabilità diretta per gli altri Paesi a fare di più».

Ban si è detto comunque fiducioso che, alla fine, i Paesi ricchi e quelli poveri riusciranno ad ottenere un accordo, essenziale per raggiungere un risultato a Copenhagen.

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