[20/01/2010] News toscana

I biopannolini saranno prodotti dove un giorno si facevano pannelli di poliuretano

FIRENZE. Dai pannelli di poliuretano espanso ai pannolini a basso impatto ambientale. Questa è la nuova produzione che verrà realizzata nell'ex area industriale di Castel San Niccolò (a 40 Km da Arezzo) che è stata sottoposta a bonifica. L'azienda italiana W.I.P. che produrrà la linea di pannolini biodegradabili ed ipoallergenici Naturaè ha insediato il nuovo stabilimento nel Parco delle Foreste Casentinesi in accordo con le amministrazioni pubbliche e con l'Ente Parco stesso, considerando la sostenibilità del processo produttivo.

W.I.P. ha progettato e introdotto (per la prima volta in Europa) elementi tecnologici atti ad aumentare la salubrità del prodotto igienico ed a ridurre l'impatto sull'ambiente dovuto all'attività industriale. L'azienda ha realizzato, in collaborazione con la ditta italiana Canalair, un impianto sperimentale per la depurazione e depolverizzazione delle aree di produzione attraverso un complesso sistema di recupero e riciclo di aria, condizionamento fino alla microfiltrazione.

Questo impianto, ad alta efficienza e basso consumo energetico, consente riduzioni di consumi elettrici ed incrementa l'efficienza e la resa della linea di produzione del 20-30%. L'energia elettrica viene da un operatore in grado di fornire energia da fonti rinnovabili ma- informano dall'azienda-sono allo studio l'installazione di un impianto fotovoltaico e, se tecnicamente realizzabile, un impianto di micro eolico in modo da coprire almeno il 15-20% del fabbisogno energetico.

Con l'entrata in funzione del nuovo impianto, inizialmente saranno creati otto nuovi posti di lavoro, che a regime diventeranno sedici. Per quanto riguarda il prodotto, l'impegno di W.I.P. parte dal 2005 con la progettazione e realizzazione, per la prima volta al mondo, di assorbenti igienici, pannolini, salviette umidificate e tutta la linea di prodotti per l'igiene della persona, utilizzando due materie prime principali: prodotti innovativi derivati da biopolimeri (noti come bioplastiche) e fibre da coltivazione biologica come il cotone bio. Ovviamente apprezzabile l'impegno dell'azienda sia nella scelta dei materiali sia nel processo produttivo che porta al prodotto finale biodegradabile da preferire rispetto al tradizionale.

In generale, per quanto riguarda i pannolini, un contributo ulteriore per la diminuzione dell'impatto ambientale (ottenibile attraverso una richiesta minore di questi prodotti da parte del mercato), può essere fornito con un maggiore impegno da parte dei genitori che spesso per "stanchezza" pospongono nel tempo l'insegnamento ai propri figli dell'utilizzo del "vasino" ritardandone anche l'autonomia.

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