[20/01/2010] News toscana

Albergatori elbani e Legambiente scrivono a Martini: rifiuti, acqua ed energia handicap per il turismo di qualità

PORTOFERRAIO (Livorno). L'Associazione albergatori dell'isola d'Elba, Legambiente turismo e Legambiente Toscana hanno scritto al presidente della regione toscana, a quello della provincia di Livorno, ai sindaci dei comuni dell'Isola d'Elba ed all'assessore Regionale al Turismo per sottoporre loro alcune questioni ambientali che non permettono di dispiegare in pieno le potenzialità qualitative del turismo elbano.

«Egregio Signor Presidente - scrivono a Martini il presidente dell'associazione albergatori dell'Isola d'Elba Massimo De Ferrari, il presidente nazionale di Legambiente Turismo Luigi Rambelli e quello di Legambiente Toscana Piero Baronti - recentemente a Portoferraio, su iniziativa di Legambiente Turismo nazionale e del circolo dell'Arcipelago Toscano e dell'Associazione albergatori dell'Isola d'Elba si è svolto un incontro per discutere della situazione ambientale dell'isola in relazione al futuro del settore turistico.

L'iniziativa molto partecipata da cittadini e operatori turistici, ha visto tra i convenuti la maggioranza dei sindaci dell'Elba, esponenti del Parco Nazionale, della Provincia di Livorno, dell'azienda di servizi addetta alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, invitati a discutere pubblicamente della pesante situazione in cui versa la raccolta degli RSU, dell'insostenibile stato della rete di adduzione dell'acqua ad uso potabile, delle difficoltà che vengono frapposte alla spinta a realizzare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

La situazione appare in contrasto stridente con le azioni positive che 25 tra hotel e camping dell'Elba svolgono da anni sulla base degli impegni obbligatori previsti dal Protocollo d'intesa tra Legambiente Turismo, Associazione Albergatori Elbani e Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che ha dato vita al progetto locale dell'Etichetta ecologica di Legambiente Turismo che vede buone pratiche ambientali concordate e controllate da Legambiente che sono mortificate nel momento in cui non vedono atti conseguenti di gran parte dei comuni.

A proposito di queste problematiche molto importanti per garantire la sostenibilità e la competitività del turismo nell'isola è stata chiamata in causa anche l'amministrazione regionale da lei presieduta in relazione alle sue competenze. Su proposta delle due organizzazioni promotrici la conclusione unanime dei convenuti è stata quella di dare vita a tavoli di lavoro per dare soluzione ai problemi emersi che comprendano di volta in volta le amministrazioni e le aziende aventi competenza in materia. Auspichiamo ovviamente una manifestazione di disponibilità a partecipare da parte dell'amministrazione regionale.

Un'altra delle questioni emerse sia dalle relazioni che dal dibattito è relativa alle condizioni di priorità per l'assegnazione di fondi che vengono assegnate da alcuni bandi della Regione Toscana riferite all'impegno ambientale delle singole aziende. Nel corso del dibattito nell'iniziativa dell'11 dicembre u.s., è tornata in evidenza la richiesta che le aziende aderenti a Legambiente Turismo siano ammesse - senza alcun dubbio interpretativo - a beneficiare delle condizioni previste per le aziende turistiche che partecipano ad iniziative di miglioramento ambientale.

Si cita in proposito l'allegato A del bando relativo al P.R.S.E 2007/2010 ASSE 4 Innovazione e sostenibilità offerta turistica e commerciale Azione 2 "Aiuti agli investimenti delle imprese turistiche", che la condizione di priorità per l'assegnazione dei fondi è riservata alle aziende in possesso di "certificazioni (o lettera di incarico con accettazione da parte del fornitore incaricato in caso di avvio delle procedure per il loro ottenimento) ambientali, sociali, di qualità e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Ecolabel, EMAS, ISO 14001, ISO 9000, SA 8000, OHSAS 18001)».

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