[19/01/2010] News toscana

La Regione Toscana punta sul cavallo per la mobilità a basso impatto ambientale con finalità turistiche

FIRENZE.  Mobilità a basso impatto ambientale non è solo quella ciclabile che peraltro merita di essere incrementata, ma è anche quella che con finalità turistica, ritorna ad "utilizzare" un "mezzo" di trasporto che appartiene al passato: il cavallo. Con il progetto "Ippovie Toscane", nell'ambito del progetto interregionale sul turismo equestre, la Regione intende promuovere la viabilità lenta, basata sulle infrastrutture leggere e sulle greenways ed abbinare l'equitazione alla riscoperta del territorio regionale a stretto contatto con l'ambiente naturale, proponendosi di migliorare e promuovere l'offerta turistica nel settore. «Questo tipo di turismo - ha dichiarato l'assessore Paolo Cocchi- in Toscana è in forte espansione e offre sempre più possibilità a coloro che, professionisti o non, dedicano la maggior parte del loro tempo libero al cavallo e alle attività che si possono fare insieme a questo meraviglioso animale. Un turismo che dà l'opportunità di visitare luoghi non facilmente conoscibili e di essere praticato anche da semplici appassionati senza alcun impatto di tipo ambientale ed ecologico». La presentazione del progetto è stata al centro del forum organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Apt di Firenze (capofila del progetto è l'Apt di Chianciano terme), con l'obiettivo di individuare le strategie di sviluppo dei territori rurali attraverso il turismo equestre, la formazione della rete delle imprese e dei servizi, i pacchetti turistici, l'animazione nelle ippovie, l'interazione con la Via Francigena e con i percorsi del progetto "A cavallo nei parchi". «Il progetto - ha continuato l'assessore - è finalizzato alla realizzazione di un distretto economico tematico di respiro europeo, che possa comprendere tutti i centri che si trovano sul percorso e inquadrarli come sistema arterioso della  Regione Toscana. Tutti i percorsi peraltro hanno a cuore non solo l'ambiente, ma anche la storia, la cultura dei luoghi e, naturalmente, il cavallo» ha concluso Cocchi.

La prima rete certificata di ippovie toscane è stata istituita individuando e certificando 5 anelli sulla base del disciplinare della Fitetrec per la certificazione dei tracciati in accordo con l'Apt Chianciano Terme. Si tratta di "A Cavallo nel Medioevo" tra il Casentino e Arezzo, degli anelli dell'Amiata, della costa livornese, di "Terre di Siena" e della montagna pistoiese. Tutti i percorsi sono collegati o collegabili e si intersecano con le due direttrici: la Via Francigena, che attraversa in diagonale l'interno della Regione e si collega alle altre vie storiche (la Via dei Cavalleggeri, la Via Clodia, le Vie Romee), e l'"Ippovia del Mediterraneo" che percorre la Toscana lungo la costa, costruendo una rete e una mappa ufficiale con tanto di punti di sosta, ricettività per accoglienza cavalli e cavalieri e quant'altro sia utile a questo tipo di turismo, compresa la possibilità di un contatto utenza-informazione referenziata tramite il portale web www.turismo.intoscana.it. Ai cinque anelli iniziali si stanno affiancando tantissimi percorsi in lavorazione per quasi 5.000 chilometri di ippovie.

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