[12/01/2010] News toscana

Le province toscane presentano il conto dei danni causati dal maltempo

FIRENZE. Mentre siamo in attesa di un nuovo temporaneo peggioramento delle condizioni metereologiche sulla Toscana, e in attesa di sapere le modalità di accesso ai fondi del Governo dopo la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità da parte della Regione, le province  fanno la conta dei danni registrati durante l'ondata di maltempo arrivata a cavallo tra la fine del 2009 e l'inizio del nuovo anno. Le prime stime effettuate a seguito dei sopralluoghi dei tecnici delle amministrazioni provinciali parlano di una "pioggia" di milioni di euro da impiegare ancora una volta per le varie opere di ricostruzione a danni avvenuti.

In cima alla graduatorie delle richieste ovviamente la provincia di Lucca con oltre 154 milioni di euro da destinare al ripristino della viabilità, per riparare i danni agli argini e al sistema idraulico. Per le somme urgenze, è stato stimato un danno complessivo di 43,5 milioni di euro, mentre per gli interventi urgenti, la somma necessaria è di 110,7 milioni.

Per quanto riguarda la provincia di Pistoia, le stime ufficiali dei danni da presentare alla regione e attivare quindi le procedure di legge per i finanziamenti, ammontano a 2 milioni e 850.000 euro per riparare i danni sulle strade di  competenza e 4 milioni e 700.000 euro per i fiumi. «Gli interventi di somma urgenza sono già in corso -  ha dichiarato l'assessore alla viabilità e lavori pubblici Mauro Mari - I danni sono veramente ingenti ma stiamo già svolgendo le riunioni con consorzi e comuni interessati per avviare la progettazione della messa in sicurezza. Ovviamente dovremo impegnarci molto per assicurare i finanziamenti, da ricercare dal Governo in giù ma vorrei specificare fin da ora che la messa in sicurezza delle strade e dei tratti di fiume colpiti verrà garantita con interventi che sicuramente prenderanno tempo ma che saranno progettati e attuati dagli enti interessati, a partire da provincia, consorzi e comuni».

Altra provincia duramente colpita è quella di Prato ed in particolare la Val di Bisenzio: le prime cifre messe sul tavolo parlano di 5 milioni e mezzo di euro necessari al ripristino della viabilità.

Ad Arezzo la giunta provinciale ha presentato oggi la richiesta di stato di emergenza per la protezione civile. Ad annunciarlo è stato il presidente Roberto Vasai: «La richiesta di stato di emergenza è immediata perché abbiamo già un elenco di interventi di somma urgenza già effettuati o da effettuare per oltre 3 milioni e mezzo di euro solo per quanto riguarda la viabilità provinciale e la difesa del suolo. Numerose sono anche le segnalazioni e le richieste che ci sono pervenute dai comuni e dai centri intercomunali, che stiamo raccogliendo per trasmetterle alla Regione Toscana. Per quanto riguarda lo stato di calamità in agricoltura, invece, l'iter è diverso perché adesso i nostri tecnici stanno facendo le verifiche per una prima stima dei danni, che potranno essere verificati con certezza soltanto nelle prossime settimane». Nell'occasione l'assessore alla difesa del suolo Antonio Perferi ha tenuto a sottolineare come «in questa circostanza non sono state messe in funzione le casse di espansione perché si è soltanto sfiorato il livello di guardia, ma avere questo tipo di soluzione ha dimostrato tutta la sua efficacia. Quella delle casse di espansione si conferma quindi una scelta fondamentale, e questo deve servire anche da stimolo soprattutto laddove abbiamo già progetti e risorse per poterle realizzare», ha concluso l'assessore. Considerando solo queste quattro province e ricordando che si tratta di prime stime, siamo già ad oltre 170 milioni di euro necessari per riparare i danni post-evento. Per la messa la sicurezza di tutto il bacino dell'Arno dal rischio idraulico servono 270 milioni di euro e 111 milioni per quanto riguarda il rischio frana. Ma la prevenzione non è proprio nelle "corde" della politica di difesa del suolo di questo Paese.

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