[08/01/2010] News

L’Epa propone nuovi “smog standard” per gli Usa

LIVORNO L'United States Environmental Protection Agency (Epa) ha proposto nuovi e più severi standard riguardanti l'ozono troposferico, legato a una serie di gravi problemi per la salute, che vanno dall'asma, all'aumento del rischio di morte prematura nelle persone con malattie cardiache o polmonari. «L'ozono può anche danneggiare persone sane che lavorano e giocano all'aria aperta - spiega l'Epa in una nota - L'agenzia si propone di sostituire gli standard stabiliti dalla precedente amministrazione, che molti credono non siano sufficienti a proteggere la salute umana». I bambini sono maggiormente esposti al rischio da ozono, perché i loro polmoni sono ancora in via di sviluppo, hanno maggiori probabilità di essere attivi all'aperto, e sono più propensi rispetto agli adulti ad avere l'asma. Anche gli adulti con asma o altre malattie polmonari e gli anziani sono più sensibili all'ozono.

Il direttore dell'Agenzia federale per l'ambiente Usa, Lisa P. Jackson , ha spiegato che «Epa sta rafforzando la protezione degli americani da una delle principali sostanze inquinanti persistenti e diffuse che abbiamo di fronte. Lo smog nell'aria che respiriamo rappresenta una minaccia molto grave per la salute, soprattutto per i bambini e le persone che soffrono di asma e malattie polmonari. Sporca la nostra aria, le nuvole delle nostre città, e fa salire i costi dell'assistenza sanitaria in tutto il Paese. L'utilizzo delle migliori conoscenze scientifiche volte a rafforzare tali standard è un atto atteso da tempo che aiuterà milioni di americani a respirare più facilmente e a vivere sano».

L'agenzia pensa di fissare il "primary standard", riguardante la salute umana, ad un livello compreso tra 0,060 e 0,070 parti per milione (ppm), misurato nell'arco di otto ore. Un  "secondary standard" stagionale che dovrebbe interessare la protezione dell'ambiente, in particolare le piante e gli alberi, da eventuali danni che si verificano per l'esposizione ripetuta all'ozono, che può ridurre la crescita degli  alberi, danneggiare le foglie ed aumentare la vulnerabilità alle malattie.

Già nel settembre 2009 la Jackson aveva annunciato che l'Epa avrebbe riconsiderare lo standard esistente dell'ozono, fissato a 0,075 ppm nel marzo 2008. Per farlo l'agenzia ha fatto una revisione dei dati scientifici che hanno portato alla decisone presa dall'amministrazione di Geroige W.Bush nel 2008, compresi gli oltre 1.700 studi scientifici e osservazioni pubbliche del processo di regolamentazione. L'Epa ha inoltre esaminato i risultati dell'indipendente Clean Air Scientific Advisory Committee, che raccomandava di approvare i standard che rispecchiano quelli che l'Epa propone ora.

«A seconda del livello dello standard finale - sottolinea l'Epa - la proposta produrrebbe benefici per la salute tra i 13 e i 100 miliardi di dollari. La presente proposta contribuirebbe a ridurre le morti premature, l'asma grave, i casi di bronchite, le visite ospedaliere ed al pronto soccorso e la perdita di giorni lavorativi a causa dei sintomi correlati all'ozono. I costi stimati per l'attuazione della presente proposta variano da 19 miliardi a 90 miliardi di dollari».

La proposta dell'Epa sarà sottoposta ad osservazioni pubbliche per 60 giorni, dopo che lo standard verrà  pubblicato sul Federal Register. L'agenzia organizzerà tre audizioni pubbliche sulla proposta: il 2 febbraio ad Arlington (Virginia) e Houston (Texas) e il 4 febbraio a Sacramento (California).

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