[04/01/2010] News

Ispra, la Prestigiacomo si impegna per un piano di assunzioni. Ma i precari restano sul tetto

ROMA. Un piano volto a portare nel triennio ad assunzioni a tempo indeterminato per quasi 400 unità ed a ridurre l'area del precariato ad una percentuale fisiologica. E' quanto ha sostenuto il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo (Nella foto) stamani in un incontro con le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell'Ispra. La situazione dei precari dell'Istituto è stata discussa in due riunioni separate, prima con Cgil, Cisl Uil e Anpri,  e, successivamente, con Usi-Rdb che rappresenta i lavoratori che da oltre un mese manifestano sul tetto della sede dell'Istituto.

Il ministro ha illustrato ai sindacati la situazione dell'Ispra che al momento del commissariamento, fine luglio 2008, contava su 905 unità di personale a tempo indeterminato e 534 unità di personale con contratti flessibili (a tempo determinato, co.co.co, assegni di ricerca, borse di studio) per un totale di 1439 lavoratori.

Per ripianare questa situazione di forte anomalia dove, il precariato rappresentava il 38% della forza lavoro, è stato posto in campo il piano accennato in precedenza. «Non vi è stata quindi alcun "abbandono" della ricerca, come è stato affermato a più riprese in questi mesi - ha affermato il ministro in una nota stampa  - ma esattamente il contrario: un progetto organico di valorizzazione e promozione delle attività dell'Ispra proiettato nel futuro e tendente alla stabilizzazione del personale addetto. In questo ambito già moltissime delle posizioni precarie hanno trovato soluzione».

Prestigiacomo ha dato la sua disponibilità ad avviare da subito un tavolo di confronto tecnico presso il ministero con i sindacati al fine di esplorare tutte le soluzioni possibili, anche alla luce delle proposte avanzate a mezzo stampa dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma e che già da domani verranno verificate. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.

Intanto arriva a stretto giro di posta il commento dei precari attraverso il sindacato:

«Il primo incontro col ministro Stefania Prestigiacomo e il capo dipartimento della Funzione pubblica ha mostrato una volontà di affrontare le problematiche al centro della protesta che va avanti ormai da 42 giorni - dice Emma Persia, coordinatrice dell'Usi - Rdb Ricerca dell'Istituto - in particolare, il ministro vigilante ha affermato di voler agire per la valorizzazione delle professionalità presenti all'Ispra».

«Per questo - ha aggiunto la rappresentante sindacale - nel tavolo tecnico che il ministro ha deciso di aprire da lunedì prossimo, 11 gennaio, porteremo i numeri esatti e presenteremo soluzioni tecniche ed economiche, oltre a quelle già offerte dalle istituzioni locali, sperando che in quella sede vengano esaminate adeguatamente, visto che consentono il totale rispetto della normativa vigente».

Inoltre, dopo 42 giorni di protesta, il sindacato di base e i precari non hanno intenzione di aspettare per una settimana senza agire. La mobilitazione dei ricercatori e tecnici interessati dai licenziamenti, oltre 480 tra quelli allontanati nel corso del 2009 e coloro i cui contratti scadono in questi giorni, andrà avanti con nuove iniziative, oltre a proseguire con l'occupazione del tetto. In particolare, l'Usi - RdB Ricerca ha avviato le procedure di conciliazione per lo sciopero del comparto ricerca a sostegno della vertenza dei precari dell'Ispra e per un piano di rilancio e di investimenti a favore della Ricerca pubblica nazionale. Sta inoltre organizzando per la fine della prossima settimana un'assemblea cittadina per dibattere sul tema della ricerca e i Controlli Ambientali, alla quale saranno invitati rappresentanti politici, cittadini, Istituzioni, associazioni, università ed esperti del settore.

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