[29/12/2009] News

Federambiente: la raccolta indifferenziata costa 64 euro a tonnellata

GROSSETO. Il costo per unità di prodotto della raccolta indifferenziata dei rifiuti è mediamente pari a 64 Euro/tonnellata (con un minimo di 37 e un massimo di 106 euro/tonnellata) a fronte di un costo medio pari a 123 Euro/tonnellata (con un minimo di 84 e un massimo di 192 euro/tonnellata) per unità di prodotto della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e di 105 Euro/tonnellata per la raccolta della frazione organica.

Lo dice uno studio che Federambiente ha affidato a una azienda esterna, la Bain Company, con l'obiettivo di sviluppare un'analisi economica della raccolta differenziata in Italia, finalizzata a comprendere il quadro dei costi nel settore e valutare, rispetto alle diverse frazioni merceologiche, le relazioni esistenti con i principali elementi di costo.

I costi complessivi della raccolta differenziata degli imballaggi sono risultati fortemente legati alla dimensione del bacino servito, ovvero l'intercettazione risulta più costosa nei bacini di servizio più grandi. C'è poi un'altra variabile che risulta determinante sui costi ed è legata alla produzione pro-capite complessiva di rifiuti: il costo della raccolta differenziata risulta infatti più elevato nei contesti dove si producono meno rifiuti.

Riguardo ai modelli di raccolta nel campione selezionato l'analisi denota una diffusione crescente del sistema "porta a porta" che riguarda circa 50% dei rifiuti intercettati a fronte del 45% dei sistemi stradali ( e solo un 4% nei centri di raccolta), ma che varia in maniera diversa (in termini percentuali) rispetto alle varie frazioni dei rifiuti da imballaggio.
Si ha infatti una prevalenza del modello "porta a porta" per la raccolta selettiva della carta (92%)e il multimateriale (56%) ed un modello di raccolta stradale ancora molto diffuso per vetro (85%), plastica (55%) e carta congiunta, assieme cioè ad altre frazioni, (63%).
I costi per il modello di raccolta "porta a porta" risultano variabili in funzione della dimensione dei bacini di servizio, con costi tendenzialmente superiori quando maggiore è il contesto in cui è applicato.

Riguardo ai modelli organizzativi, con riferimento alle singole frazioni, il ricorso a servizi esternalizzati è più elevato sulla raccolta di carta selettiva (82%) e vetro (66%) mentre i servizi gestionali interni riguardano maggiormente i sistemi di raccolta multimateriale (86%).
Il costo del personale incide in maniera significativa (da un minimo di 50 ad un massimo di 170 euro/tonnellata) sui modelli porta a porta, ovvero mediamente il doppio rispetto ai sistemi stradali (96 euro/tonnellata contro 45).

Il campione oggetto dello studio è stato scelto in maniera da essere considerato rilevante sulla base di vari elementi di rappresentatività quali il peso dei volumi raccolti rispetto al totale nazionale; la composizione dei rifiuti rispetto alle varie frazioni, in linea con la distribuzione nazionale; la diffusione geografica; la rappresentatività dimensionale e organizzativa e infine quella demografica in base ai comuni serviti.

La distribuzione del campione rispetto alle diverse aree geografiche riflette il mix di produzione dei rifiuti a livello nazionale e dal punto di vista dei bacini di servizio, il panel selezionato esprime aziende appartenenti a tutte le classi dimensionali (piccole, medie e grandi) e organizzative (multiutility e aziende specializzate esclusivamente sul servizio di igiene urbana).

L'analisi si è svolta relativamente ai rifiuti da imballaggio e alla frazione organica, in due fasi diverse (dicembre 2008 per imballaggi e aprile 2009 per la frazione organica) in modo da garantire che il campione di aziende coinvolte rispondesse alla massima rappresentatività del settore.

La metodologia utilizzata per lo studio si basata sulla raccolta diretta di informazioni presso le aziende del campione e la loro successiva analisi ed elaborazione, finalizzata alla comprensione dei modelli di raccolta ed alla quantificazione dei costi per le diverse frazioni merceologiche. Nelle schede di rilevazione le voci evidenziati riguardano gli eventuali costi sostenuti per i servizi esterni, il costo unitario per addetti di raccolta, per l'acquisto dei mezzi e dei contenitori e l'incidenza percentuale dei costi di manutenzione.

In termini dimensionali, il panel scelto rappresenta il 22% degli imballaggi ed il 12% dell'organico raccolto a livello nazionale, che corrisponde in termini quantitativi a oltre 1,6 milioni di tonnellate/anno complessivamente raccolte delle due frazioni.
Relativamente alle aziende del campione i rifiuti da imballaggio e la frazione organica pesano
complessivamente per circa l'85% del totale dei rifiuti differenziati raccolti.

Nell'ambito dei rifiuti da imballaggio, la frazione con i maggiori volumi raccolti è rappresentata dalla carta (59% del campione analizzato), seguita dal vetro (20%) e dalla plastica (11%).
Percentuali che incidono rispettivamente del 52%, 21% e 16% sul totale nazionale.
Per la frazione organica sono state valutate le modalità e i costi relativi anche alla fase a valle della raccolta, ovvero il trasporto e il trattamento in impianti per il compostaggio, mentre per gli imballaggi le informazioni riguardano esclusivamente le modalità organizzative e i costi della raccolta.

 

Torna all'archivio