[22/07/2009] News

A Lipu e Wwf non piace la campagna pubblicitaria di Federcaccia

FIRENZE. A Wwf e Lipu non è piaciuta la campagna pubblicitaria di Federcaccia che vede ritratto un bambino vicino ad un fucile. E l'immagine, per associazione di idee, è stata collegata immediatamente al disegno di legge Orsi che prevede la possibilità di cacciare fin dai 16 anni di età. «Crediamo che sia vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l'immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per "svecchiare" la caccia - dichiarano dal Wwf Italia - È ormai noto infatti che di anno in anno i cacciatori diminuiscono anche per l'età matura della maggioranza. E dunque oggi Federcaccia non solo chiede a gran voce la licenza di caccia ai sedicenni, ma addirittura sfrutta la foto di un bimbo di non più di 4 anni con tanto di fucile accanto».

Sulla stessa linea anche la Lipu che con il presidente Giuliano Tallone ha dichiarato: «Comprendiamo come Federcaccia non sappia più come raddrizzare un trend che la vede in declino e con un età media dei suoi iscritti sempre più elevata, ma la soluzione di armare i più giovani e insegnare loro a sparare è inaccettabile. Ricordiamo quasi con una sorta di nostalgia - prosegue Tallone - un'immagine di Federcaccia diffusa qualche anno fa, dove un anziano con fucile in spalla accompagnava un giovane per insegnargli quei valori di conoscenza della natura e di rispetto del territorio. Oggi ci chiediamo cosa è rimasto di tutto ciò, forse solo il fucile?».

Le associazioni ambientaliste ricordano che la caccia è considerata uno sport pericoloso, per la cui pratica  è obbligatoria l'assicurazione civile: «Ogni anno sono decine i morti per incidente di caccia, e solo all'inizio di luglio un bambino con un fucile da caccia del padre ha ucciso accidentalmente l'amichetto. Chiediamo l'immediato intervento della Commissione bicamerale per l'infanzia e della sua presidente On. Mussolini, per fermare la pubblicità della Federcaccia e intervenire per fermare la proposta di legge Orsi sulla caccia» hanno concluso le associazioni ambientaliste.

 

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