[15/12/2009] News

Gli Ecodem sul rapporto Germanwatch 2010: ĞIl governo inverta la rottağ

ROMA. Secondo i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che sono a Copenaghen per seguire la Conferenza Onu sul clima, «I dati del Rapporto del Germanwatch presentato a Copenaghen confermano che l'Italia è fanalino di coda nella lotta ai cambiamenti climatici non solo tra i paesi sviluppati, ma ormai purtroppo anche tra i paesi emergenti. Mentre nel mondo si investe in efficienza energetica, energie rinnovabili, trasporto sostenibile per ridurre le emissioni e per rilanciare l'economia all'insegna del new deal ecologico, il governo Berlusconi è riuscito in questi 20 mesi ad inanellare una serie di scelte antiambientaliste e che vanno nella direzione opposta rispetto a Copenaghen: dal rilancio del carbone, una delle fonte più inquinanti e con più elevate emissioni di anidride carbonica, al taglio degli incentivi per la ristrutturazione ecologica degli edifici, fino alle prese di posizione che incredibilmente negano il problema dei cambiamenti climatici. Il governo di centrodestra non ha preso alcun impegno serio per potenziare il trasporto pubblico urbano e locale che potrebbe comportare la riduzione dell'uso dell'automobile. Invece di occuparsi di questioni serie e di investire su rinnovabili, ricerca, efficienza energetica, l'Esecutivo italiano si è imbarcato in un progetto discutibile e dagli effetti posticipati come quello del ritorno al nucleare. Vogliamo sperare che da Copenaghen il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo  - concludono i due senatori ecodem - voglia annunciare una drastica correzione di rotta rispetto alla concezione di queste politiche, altrimenti l'Italia arretrerà sempre più non solo nella lotta ai cambiamenti climatici, ma anche rispetto alla nuova  frontiera della competitività mondiale rappresentata dalla green economy».

Intanto, proprio su questi temi, gli Ecodem preparano il convegno "Quale futuro per il risparmio energetico e le energie rinnovabili?" che si terrà a Ravenna il 17 dicembre con la partecipazione di Vidmer Mercatali, della Commissione Bilancio del Senato, e di Fabio Alberani, un  esperto del settore delle energie rinnovabili.

«Salviamo il clima. Più fiducia nel futuro - dicono gli Ecologisti democratici - Sì alle energie rinnovabili, al risparmio energetico, no al nucleare. Investire sull'«economia verde» per aiutare l'Italia ad uscire dalla crisi. Economia verde significa: più ricchezza e meno consumo di energia e materie prime, più occupazione e più competitività delle imprese, nuovi sistemi di trasporto, edilizia di qualità, contrasto delle illegalità. Al Governo Berlusconi tutto ciò non interessa. Per noi, invece, stare dalla parte dell'ambiente è una straordinaria opportunità di sviluppo. Un modo per vivere meglio. Un atto d'amore per il nostro Paese».

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