[14/12/2009] News

Quando un governo è insostenibile? Quando trova 480 milioni per la difesa e nulla per la banda larga...

LIVORNO. Quando parliamo di riconversione dell'economia verso la sostenibilità ambientale e sociale facciamo riferimento alla scelte che un governo dovrebbe fare per modificare il proprio modello giustappunto economico. Come ad esempio dove destinare le risorse che ha a disposizione. L'aver tagliato i fondi per la banda larga, ad esempio, nell'ottica dell'economia della conoscenza è un errore dal nostro punto di vista e diventa una presa in giro di fronte alla notizia che il ministro Claudio Scajola ha dato, sostiene un comunicato stampa del Mse, il «disco verde al finanziamento da parte del ministero dello Sviluppo economico di 78 progetti industriali nel settore dell'aeronautica e dell'elettronica per la difesa per 480 milioni di euro, un quarto dei quali destinati alle imprese minori».

Il ministro Scajola ha infatti firmato il decreto, su parere conforme del Comitato interministeriale per lo sviluppo dell'industria aeronautica in base alla legge 808 del 1985, relativo a un nucleo qualificante di oltre 50 programmi che rispondono agli interessi essenziali della sicurezza nazionale.

«Il via libera al finanziamento di questi ambiziosi progetti di ricerca in campo aeronautico e dell'elettronica per la difesa - ha detto il Ministro Scajola - è la dimostrazione che il ‘Governo del fare' sta riservando una particolare attenzione anche al sostegno ai settori industriali e della ricerca di tecnologie abilitanti in grado di mantenere l'Italia nel ristretto novero dei Paesi capaci di sviluppare prodotti non solo avanzati ma anche autonomi, che ci permettono di competere pariteticamente ai grandi progetti internazionali. In tal modo l'Italia può restare tra i pochi attori del nuovo scenario dell'industria aeronautica mondiale. E di questo ne beneficerà il Sistema Paese, oltre che l'occupazione di ricercatori e di personale particolarmente qualificato», ha precisato il ministro.

Dei 78 progetti approvati, ben 53 riguardano gli interessi essenziali di sicurezza nazionale, come la componente software del Battaglione Anfibio, l'addestratore a getto avanzato M346, il bimotore da trasporto tattico C27-J, le comunicazioni radio satellitari criptate, i radar attivi, il velivolo ATR da pattugliamento marittimo, il salto tecnologico dei futuri programmi elicotteristici, i grandi lanciatori spaziali.

Nel pacchetto di progetti sono presenti, per la prima volta collegati organicamente fra loro e con il programma principale, ben 25 programmi di imprese minori (di cui dodici nel Mezzogiorno) ciascuno con il riconoscimento del suo autonomo ruolo.

Che sia il governo del fare, come dice il ministro, ci interessa poco, qui nel caso è del "fare male" perché soprattutto in tempo di crisi economica-ecologica-alimentare e sociale investire nella difesa quando non si dà un euro neppure ai vigili del fuoco che invece ne avrebbe bisogno assai, come minimo si è miopi...

 

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