[14/12/2009] News toscana

Il sindaco di Pisa: ĢIl pubblico ha un ruolo fondamentale nel favorire uno sviluppo sostenibileģ

PISA. Un punto di riferimento per le altre città europee. Un'avanguardia in materia di nuove energie per lo sviluppo competitivo. Un laboratorio di idee sulla sostenibilità cittadina. E' quanto conta di diventare il Comune di Pisa che su questi temi, il 18 e 19 dicembre, ha promosso Green city energy, il forum internazionale a cui parteciperanno politici, esperti e aziende.

Il sindaco Marco Filippeschi è particolarmente fiero della due giorni che si concluderà con un evento in programma per luglio 2010. Non è infatti un caso che la cittadina della torre pendente ospiti una simile rassegna. Molti sono i progetti a favore dell'uso di energie rinnovabili, le proposte per migliorare l'efficienza energetica, le indicazioni previste negli strumenti e nei regolamenti urbanistici che incoraggiano anche i privati all'uso del fotovoltaico.

«Le amministrazioni locali hanno un ruolo fondamentale nel favorire uno sviluppo sostenibile» ha dichiarato Filippeschi. Vediamo allora le idee che si stanno sviluppando nella città candidata a diventare una piattaforma per la formulazione di nuovi modelli di sviluppo.

Come si inserisce l'iniziativa nella città di Pisa e nel contesto delle scelte energetiche della sua amministrazione?

«La nostra città esprime una vivacità sui temi della ricerca, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile, delle fonti rinnovabili e della creazione di politiche e strumenti concreti rivolti ai cittadini. La presenza di università, istituti e centri di ricerca pubblici e privati, realtà imprenditoriali innovative, strumenti di governo come il regolamento per l'edilizia sostenibile e progetto e-mobility, rendono la città di Pisa una piattaforma di confronto ideale per esperienze pratiche virtuose di livello nazionale ed europeo. L'iniziativa ben si inserisce quindi nel contesto delle scelte che abbiamo portato avanti in tema di risparmio energetico ed energie rinnovabili. Crediamo che molte decisioni siano sempre più deputate alle realtà locali e alle scelte delle amministrazioni comunali e provinciali. Noi siamo pronti a prenderle».

Quali le misure adottate dal comune per il risparmio energetico?

«L'ultima azione approvata in Comune, solo per fare un esempio, è l'approvazione del Regolamento edilizio che contiene precise indicazioni per la sostenibilità energetica. Un atto concreto che impone e incoraggia chi deve costruire o ristrutturare, ad attivarsi per l'autoproduzione di energia o per l'installazione del fotovoltaico. Una possibilità e una proposta innovativa alla quale ha dato un contributo fondamentale l'università di Pisa e i sui esperti».

Per la produzione su larga scala invece cosa è previsto negli strumenti urbanistici?

«Nei canali di esondazione dei Navicelli abbiamo approvato il progetto per un parco fotovoltaico di 60mila metri quadrati che può produrre 3,5 megawatt. Si tratta del più grande in fase di progettazione di tutta Italia. Abbiamo inoltre un progetto di smart greed per la distribuzione intelligente di energia. Alcune scelte riguardano infine direttamente l'area urbana con la mobilità elettrica. Una delle principali sperimentazioni di cui Pisa è capofila, è quello della Smart elettrica. Ma abbiamo intenzione anche di trasformare tutta la mobilità di Cisanello in elettrica.

Come si articola il convegno?

«L'iniziativa si divide in due fasi. La prima è quella del forum pubblico e di una conferenza strategica in programma per il 18 e 19 dicembre che prepara il vero evento di inizio luglio 2010. Nel corso dell'appuntamento estivo verranno analizzate le linee guida emerse dalla conferenza che si aprirà tra pochi giorni. Durante il think tank del 18 e 19 dicembre, scienziati, politici, decision-maker e rappresentanti di città all'avanguardia a livello europeo si incontreranno a Pisa per discutere le linee strategiche di sviluppo delle green city energy in Europa. Un'iniziativa che crediamo di poter ospitare nel migliore dei modi. Crediamo infatti di avere tutte le carte in regola per proporci come punto di riferimento di altre città europee e come capofila di un cambiamento che può partire dalle città».

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