[07/12/2009] News

La Nigeria "in pace" diventa pił verde: gas e riciclaggio della plastica

LIVORNO. Il ministro nigeriano per la pianificazione, Shamsudden Usman, ha detto alla News agency of Nigeria (Nan) che sono ormai state avviate le nuove centrali elettriche che dovranno produrre 6.000 MW, la novità è che funzioneranno a gas, quel gas tanto abbondante in Nigeria da poter costruire un gasdotto che attraverserà tutta l'Africa saheliana e il Sahara fino alle coste algerine per essere inviato in Europa. Ma anche qual gas che viene bruciato nelle gas flaring, le "torce" che illuminano l'inquinatissimo delta del Niger.

Usman ha detto a Lagos: «Siamo convinti che l'obiettivo di 6.000 MW serà raggiunto entro la fine di dicembre. Gli impianti che produrranno i 6.000 MW ci sono».

Le centrali a gas sono uno dei risultati della tregua con alcune dei movimenti autonomisti del Delta del Niger e secondo il ministro «Degli sforzi supplementari sono stati dispiegati dalla Nigerian national petroleum corporation (Nnnpc) per fare in modo che il gas venga distribuito alle centrali elettriche. Il governo federale nigeriano non sarà soddisfatto da una situazione in cui i 6.000 MW fossero prodotti non venissero trasmessi e distribuiti. Anche gli sforzi di pace del governo nella regione del Delta del Niger hanno permesso di migliorare la situazione. L'altro problema al quale deve far fronte il settore è la messa in campo di politiche nel settore dell'energia e le riforme che saranno messe in atto nei prossimi 3 anni».

La ritrovata pace nel Delta del Niger, anche se instabile, si basa su concessioni alle comunità locali e sulle promesse di accedere alle risorse energetiche, un accordo (corredato di amnistia ai combattenti del Mend e degli altri gruppi guerriglieri), una svolta "verde" che sta facendo scuola anche in altri settori del più popoloso paese dell'Africa.

Il governo nigeriano ha deciso di realizzare impianti per il riciclaggio della plastica in 26 città, comprese alcune vere e proprie metropoli caotiche come Maiduguri, Onitisha, Katsina, Lagos, Port Harcourt, Yenegoa, Ibadan, Kaduna, Minna e Markurdi.

Oludayo Dada, direttore del controllo dell'inquinamento per il ministero dell'ambiente, ha spiegato alla Nan «La minaccia dei sacchetti di plastica e di cellophane gettati dappertutto ben presto si indebolirà. I rifiuti saranno riciclati in materie prime per fabbricare dei contenitori di plastica, delle pantofole ed altri prodotti. Gli impianti saranno situati anche a Dutse, Jalingo, Bauchi, Abeokuta, Damaturu, Oshogbo, Ado-Ekiti, Abakaliki, Owerri, Calabar e Abuja».

L'intero progetto sarà finanziato dall'Ufficio per il fondo ecologico ed il progetto pilota coinvolgerà il governo federale ed imprenditori privati che lavoreranno all'interno delle iniziative per l'obiettivo 7 degli Obiettivi del millennio per lo sviluppo dell'Onu che punta a promuovere le buone pratiche ambientali per assicurare la riduzione delle malattie legate alla mancanza di igiene. Gli impianti per il riciclaggio della plastica dovrebbero anche creare diversi posti di lavoro e ridurre così la povertà.

Sempre che contemporaneamente si crei anche un mercato per i prodotti realizzati con i materiali riciclati....

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