[02/12/2009] News

El Niņo durerā fino al primo trimestre 2010. Ma per la Wmo il clima č sempre pių instabile e complicato

LIVORNO. Secondo la World meteorological organization «L'épisodio di El Niño che si è innescato nel giugno 2009 è ormai ben installato nel Pacifico tropicale e dovrebbe molto probabilmente mantenersi fino al primo trimestre del 2010. E d'altronde diversi mesi che si osservano alcuni regimi climatici caratteristici del fenomeno El Niño.

La sua probabile persistenza fino all'inizio del 2010 avrà un'incidenza sulle condizioni climatiche in molte regioni del mondo nei prossimi mesi nella misura in cui, in alcune di esse, le manifestazioni del fenomeno El Niño hanno generalmente la tendenza a proseguire durante la fase di indebolimento. Per il periodo che va grosso modo dal marzo al maggio 2010, lo scenario più probabile è quello di un ritorno a condizioni quasi neutre in tutto il Pacifico tropicale. Si giudica poco probabile, a questa stadio, che l'episodio El Niño persista un secondo anno o ceda rapidamente il passo ad un episodio da La Niña».

Un'ipotesi che gode del 50% delle previsioni, mentre esiste un 25% di probabilità che predomini El Niño ed un altro 25% che si manifesti un episodio La Niña.

Una tregua dunque dopo un episodio climatico prolungato ma "normale" che ha portato le temperature superficiali del Pacifico orientale ed equatoriale tra a valori superiori di circa un grado rispetto al normale tra giugno e settembre, in coincidenza con l'avvio di un nuovo episodio di El Niño, anche se il riscaldamento del mare alla fine di settembre «E' stato relativamente debole se facciamo riferimento a diversi episodi El Niño anteriori», spiega la Wmo.

A ottobre però la tendenza al riscaldamento si è accentuata nel Pacifico centrale e in quello equatoriale, sia in superficie che più in profondità e «Nell'atmosfera le condizioni climatiche osservate al di sopra del Pacifico tropicale sono divenute anch'esse caratteristiche di un episodio El Niño, traducendosi in un indebolimento degli alisei in superficie e in uno spostamento accelerato della convenzione e della nuvolosità dall'ovest al centro del Pacifico equatoriale. Nell'ovest del Pacifico equatoriale, le temperature in superficie sono diventate ben inferiori al normale e questo in maniera generalizzata. La combinazione di tutti questi elementi denota un rafforzamento dell'accoppiamento oceano-atmosfera in tutto il Pacifico tropicale a favore del fenomeno El Niño».

In media, nella seconda quindicina di ottobre le temperature di superficie nel centro e nell'est del Pacifico equatoriale erano superiori di 1,5 gradi rispetto alla norma, il che però corrisponderebbe più o meno a quanto prevedono i modelli delle temperature per il periodo novembre-febbraio. Per questo i la Wmo non esclude un ulteriore leggero rialzo supplementare delle temperature dell'oceano «anche se un'accelerazione sostanziale del riscaldamento rimane improbabile a questo stadio».

Per quanto riguarda la gestione dei rischi di catastrofi naturali, la Wmo ricorda che «Due episodi di El Niño non sono mai identici. In più, le loro incidenze si manifestano generalmente in momenti differenti secondo le regioni e possono persistere anche durante la fase di indebolimento del fenomeno. Anche nelle regioni esposte abitualmente ad una forte influenza degli episodi di El Niño, ogni valutazione dei rischi legati al clima non deve basarsi unicamente sugli indicatori concernenti El Niño o La Niña, perché numerosi fenomeni climatici estremi si sviluppano indipendentemente da queste anomalie».

Comunque la situazione analizzata dalla Wmo avrà importanti ripercussioni sui regimi climatici, un po' dappertutto nel mondo e bisognerà tenerne conto almeno fino al secondo trimestre del 2010.

«Durante questo periodo, ci potrebbe essere una probabilità accresciuta che si presentino dei regimi climatici caratteristici di un episodio El Niño, ma occorrerà prendere anche in considerazione informazioni relative agli altri sistemi climatici pertinenti di ampiezza regionale per poter valutare le incidenze nette».

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