[30/11/2009] News toscana

Baronti presenta il Rapporto Pendolaria 2009

FIRENZE. Tra pochi giorni, esattamente il 10 dicembre, verrà presentato da Legambiente il Rapporto Pendolaria 2009, in cui sarà delineata la situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia. Poche le attenzioni per gli utenti di questo servizio utilizzato per motivi di lavoro o studio: ai pendolari sono dedicati di solito treni vecchi, sovraffollati, spesso sporchi. Eppure questi cittadini che con la loro scelta ambientalmente sostenibile rendono le città meno congestionate da traffico, meno inquinate e contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2, rappresentano la "fetta" di gran lunga più cospicua dei passeggeri che utilizzano la rete ferroviaria italiana. Un motivo su tutti a spiegare il quadro della situazione sinteticamente delineato: la carenza di investimenti. Sono ritenuti appena sufficienti a mantenere i treni in circolazione e questo- secondo l'associazione ambientalista- è dovuto al fatto che i finanziamenti pubblici per le infrastrutture (Legge Obiettivo del 2002) sono andati quasi esclusivamente a strade ed autostrade. 

Abbiamo chiesto a Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, quale sarà la declinazione regionale della Campagna nazionale Pendolaria. «A breve, proprio il 10 dicembre, renderemo noti i dati relativi alla Toscana contenuti nel rapporto, con una specifica appendice. E proprio in quei giorni saremo a sostegno delle molte vertenze che i comitati locali dei pendolari stanno organizzando in vista dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario previsto il 13 dicembre, giorni in cui verrà inaugurata anche la linea ad Alta velocità Firenze-Bologna. I disagi maggiori sono previsti sulla linea Roma-Firenze nelle zone di Chiusi, Montepulciano, Valdarno la stessa Arezzo. Ma anche a Prato sono previsti disagi con tagli al trasporto locale».

Sono previste poi altre iniziative?

«Il grosso delle iniziative è spostato al mese di gennaio, nella settimana che va dal 23 al 30, con molte assemblee locali e la grande assemblea regionale, che stiamo organizzando con i comitati pendolari, che si terrà ad Arezzo. In quell'occasione a denunciare ed evidenziare le inefficienze del trasporto ferroviario locale saranno i molti comitati pendolari che stanno lavorando sul territorio: da Chiusi, Arezzo, Valdarno fiorentino ed aretino, Mugello, Prato, i due della Montagna pistoiese, concentrati sui problemi della ferrovia porrettana, quello della Media Valle del Serchio, della Lucca-Aulla, della Valdelsa fiorentina e senese».

Oltre al convegno ci sarà un'iniziativa emblematica?

«Stiamo ancora mettendo a punto il programma. Sicuramente però particolare attenzione sarà dedicata alle linee dimenticate e tra queste alla Siena-Grosseto, frequentata da turisti ma di cui non si sente mai parlare soprattutto in termini di investimenti per la riqualificazione. E poi anche la Siena-Firenze: nonostante si sia fatto qualcosa negli ultimi anni non c'è ancora il raddoppio della linea. Siena quindi a causa di questo disservizio è tagliata fuori dal collegamento ad Alta velocità con Firenze. Nel settore della mobilità e degli investimenti infrastrutturali è assurdo pensare all'aeroporto di Ampugnano e non a raddoppiare questa linea ferroviaria».

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