[27/11/2009] News

Dal progetto EpiAir conferme nella correlazione tra inquinamento atmosferico e salute dei cittadini

FIRENZE. Nei giorni scorsi sono stati presentati i risultati del progetto EpiAir, "Inquinamento atmosferico e salute: sorveglianza epidemiologica ed interventi di prevenzione" promosso nel 2007 dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, organismo di coordinamento tra il ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali e le regioni.

L' obiettivo dello studio è stato quello di definire i requisiti e le procedure di un sistema di sorveglianza epidemiologica dei danni da inquinamento atmosferico urbano in Italia, attraverso il supporto di dati "storici" (raccolti non solo nel nostro Paese), che sono serviti tra l'altro negli anni passati anche a modificare e rendere più cogenti le direttivi europee e la normativa nazionale sulla qualità dell'aria.

Alcune correlazioni tra qualità dell'aria e salute sono ormai acclarate come certifica l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che considera l'incremento della morbosità cardio-respiratoria e quello della mortalità generale, come effetti sanitari accertati dell'inquinamento atmosferico.

Per quanto attiene la pericolosità dei singoli inquinanti lo studio fornisce delle conferme: le polveri sospese in atmosfera, per le loro caratteristiche fisiche e tossicologiche, sono l'inquinante più importante dal punto di vista dell'impatto sanitario e biologico. Ancora non sono noti gli effetti sulle vie aeree delle polveri ultrafini (diametro < di 0,1 micron) dato che tendono ad aggregarsi e a coagulare e rimangono per tempi brevi in atmosfera mentre sono noti gli effetti delle polveri Pm10 e soprattutto Pm 2,5 che originano da diversi processi di combustione (veicoli, industrie, produzione energia elettrica) e vengono considerate come la frazione più importante dal punto di vista tossicologico.

Lo studio conferma poi l'associazione tra l'inquinamento da biossido di azoto e la riduzione della funzionalità respiratoria, con incidenze sulla mortalità totale e sulla mortalità per malattie cardiache e respiratorie. Lo studio inoltre dimostra le responsabilità dell'ozono (a causa delle sue proprietà ossidanti) per i danni all'apparato respiratorio (ad esempio stimolazione di processi infiammatori e induzione di ipere-attività bronchiale), in particolare nei soggetti asmatici o affetti da bronchite cronica ostruttiva.

Come informano gli autori del progetto, con le collaborazioni messe in essere attraverso EpiAir, sia a livello europeo che nazionale, è stato possibile integrare le competenze epidemiologiche e quelle di rilevazione ambientale necessarie per mettere a punto le procedure da utilizzare nell'ambito di un sistema di sorveglianza degli effetti a breve termine dell'inquinamento atmosferico in Italia. Il sistema è stato applicato agli eventi d'interesse (mortalità giornaliera per cause non accidentali, cardiovascolari e respiratorie, ricoveri ospedalieri per malattie cardio-respiratorie) occorsi nel periodo 2001-2005 in dieci città italiane (Torino, Milano, Mestre, Bologna, Firenze, Pisa, Roma, Taranto, Palermo, Cagliari).

Nello specifico sono stati elaborati i seguenti documenti relativi alla "filiera" di causa ed effetto: linee guida per la interpretazione dei dati di esposizione ad inquinanti ambientali, dei dati tossicologici e dei dati epidemiologici; raccolta sistematica dei dati sui parametri ambientali a rilevanza sanitaria nelle grandi città italiane; analisi dei fenomeni sanitari rilevanti per il monitoraggio dell'impatto dell'inquinamento atmosferico nelle grandi città italiane; rapporti tecnici sulle misure di associazione tra inquinanti ambientali ed effetti sanitari target, corredati da una stima della popolazione a rischio e delle sue caratteristiche; revisione sistematica degli studi di efficacia delle misure per le riduzione dell'inquinamento atmosferico; repertorio delle azioni locali intraprese dalle amministrazioni dei dieci comuni partecipanti al progetto per ridurre l'inquinamento atmosferico da traffico veicolare ed i suoi effetti sulla salute.

Con EpiAir «sono state create le basi per avviare in Italia un programma di sorveglianza dell'impatto sanitario, dell'inquinamento atmosferico urbano- dichiarano gli autori- e per fornire indicatori ambientali e sanitari affidabili e standardizzati utili sia a guidare lo sviluppo di politiche di prevenzione, sia a valutare l'efficacia degli interventi preventivi sul breve e lungo periodo».

Torna all'archivio