[25/11/2009] News toscana

Firenze: Renzi spariglierà le carte anche sul servizio idrico?

FIRENZE. Mentre il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo sostiene che «Il decreto Ronchi non privatizza l'acqua, ma attribuisce all'acqua un valore che va riconosciuto» (?) e afferma che non è necessaria una nuova Authority per l'acqua vista anche la presenza della Commissione nazionale di vigilanza sulle risorse idriche (di nomina governativa), a Firenze su questo fronte il comune ha assunto una posizione politica di altissimo valore, facendo avvertire segnali di risveglio.

La commissione sviluppo economico di Palazzo Vecchio presieduta da Enrico Bertini (Pd) ha approvato la mozione presentata dal Gruppo Spini per Firenze con cui il comune contrasta i provvedimenti previsti dall'articolo 23 bis della legge 133/2008, come modificato dall'articolo 15 (D.L 135/2009), che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell'acqua ai privati entro il 2011.

Particolare soddisfazione è stata espressa dai proponenti la mozione: «Siamo contenti dell'esito della commissione che, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dell'opposizione di centro-destra, all'unanimità ha dichiarato la gestione dell'acqua non assoggettabile a meccanismi di mercato» ha dichiarato Tommaso Grassi (Gruppo Spini).

La mozione afferma che «la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntante a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici e che il Servizio idrico integrato è un servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica, e come tale non soggetto alla disciplina della concorrenza ma rientrante nella competenza esclusiva della Regione (art. 117 Cost.) che deve essere gestito con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale».

Parole significative che saranno sicuramente colte nell'importanza del loro significato da chi in questi anni si è battuto per il mantenimento dell'acqua come bene comune pubblico. Ma come fa rilevare il consigliere Grassi il passaggio fondamentale è un altro «Ancor più importante è aver riconosciuto con l'approvazione di questa mozione che la gestione del servizio idrico integrato va attuata attraverso un Ente di Diritto pubblico, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini».

Adesso l'iter della mozione proseguirà domani e giovedì nelle altre commissioni competenti, per poi approdare in consiglio comunale. Vedremo se davvero il sindaco Renzi, come ha già fatto su altri temi, vorrà stupirci con posizioni e provvedimenti che vanno ben oltre gli impegni presi attraverso il suo programma.

 

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