[24/11/2009] News

Pubblicato il nuovo regolamento Ue sui prodotti fitosanitari

LIVORNO. La produzione vegetale occupa un posto assai importante nella Comunità. Ma uno dei principali modi di proteggere i vegetali e i prodotti vegetali contro gli organismi nocivi, comprese le erbe infestanti, nonché di migliorare la produzione agricola, è l'impiego di prodotti fitosanitari che, tuttavia, possono anche avere effetti non benefici sulla produzione vegetale. Il loro uso può comportare rischi e pericoli per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente, soprattutto se vengono immessi sul mercato senza essere stati ufficialmente testati e autorizzati e se sono utilizzati in modo scorretto.

Ecco perché la comunità europea ha elaborato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari - che abroga le precedenti discipline (la direttiva del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE) - che entrerà in vigore fra venti giorni. Entro il 14 giugno 2011 dovrà essere completato con l'adozione da parte della Commissione europea di due regolamenti: uno contenente l'elenco delle sostanze attive già approvate al momento della'adozione del regolamento e l'altro sui requisiti relativi ai dati applicati alle sostanze attive.

Il regolamento dunque, se da una parte ha lo scopo di assicurare un livello elevato di protezione sia della salute umana e animale (prevede anche la promozione dello sviluppo di metodologie alternative alla sperimentazione animale), sia dell'ambiente "salvaguardando al contempo la competitività dell'agricoltura della Comunità", dall'altra si pone l'obiettivo di aumentare la libera circolazione dei fitosanitari e garantire la disponibilità degli Stati membri.

Non a caso il regolamento stabilisce norme armonizzate sull'approvazione di sostanze attive e all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, comprese le norme sul riconoscimento reciproco delle autorizzazioni e sul commercio parallelo. E tutto questo al fine di eliminare al più presto gli ostacoli al commercio dei prodotti fitosanitari, derivanti da livelli di protezione diversi negli Stati membri. Ecco quindi che il regolamento prevede un sistema di scambio di informazione fra Stati membri per cui i paesi europei dovranno rendere disponibili agli altri, alla Commissione e all'Autorità europea per la sicurezza ambientale i dettagli e la documentazione scientifica presentata in relazione alle domande di autorizzazione dei prodotti fitosanitari.

E le autorizzazioni non solo dovranno essere disciplinate da disposizioni che assicurino un livello elevato di protezione, rispettando scadenze rigorose o comunque limitate nel tempo, ma dovranno basarsi su procedure dettagliate di valutazione della sostanza attiva.

La valutazione, fra l'altro, non dovrà essere basata su test e studi che comprendono la somministrazione intenzionale della sostanza a esseri umani per poter capire a quali livelli non produce danni. Analogalmente gli studi tossicologici fatti sugli esseri umani non dovranno essere usati per abbassare i margini di sicurezza.

Inoltre per garantire una certa tutela della salute e dell'ambiente gli Stati dovranno esaminare regolarmente i prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive allo scopo di sostituirli con prodotti contenenti sostanze che richiedono meno misure di mitigazione del rischio o con metodi non chimici di controllo o prevenzioni.

E comunque i fitosanitari - sempre secondo il nuovo regolamento - dovranno essere usati correttamente, conformemente alla loro autorizzazione, tenendo conto dei principi della difesa integrata e privilegiando, ove possibile, le alternative non chimiche e naturali.

Dunque, l'etichetta del prodotto dovrebbe fornire all'utilizzatore le opportune informazioni su dove, quando e in quali circostanze può essere impiegato un prodotto fitosanitario. E i messaggi pubblicitari non dovrebbero fuorviare gli utilizzatori.

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