[16/11/2009] News

Dall'analogico al digitale senza passare dal decreto 1 contro 1: invasi dai Raee

GROSSETO. L'Italia sta abbandonando a tappe l'era della Tv analogica passando regione dopo regione alla Tv digitale. E anziché affidarsi ai decoder per questa svolta epocale gli italiani colgono l'occasione - e le 'imperdibili' occasioni offerte dela mercato - per rinnovare gli obsoleti impianti, comprando direttamente televisori in grado di utilizzare il nuovo sistema.

La conseguenza - del tutto attendibile- è che questa tipologia di rifiuti denominata Raee aumenta a vista d'occhio. Un dato confermato dal consorzio Rimedia che nelle regioni in cui si è già verificato il passaggio tecnologico ha visto picchi del 200% di questa tipologia di rifiuti.

Ma non tutti seguono il circuito previsto, del ritiro e trasporto alle isole di raccolta da cui poi i consorzi preposti vanno a prenderseli per avviarli alle operazioni di recupero previste dalla normativa: sono tanti infatti secondo i dati di settore che mancherebbero all'appello.Conseguenza anche questa piuttosto facilmente attendibile, dal momento che il sistema non è ancora a regime, per stessa ammissione del Centro di coordinamento.

Ma almeno l'abbandono selvaggio si sarebbe potuto ovviare se in contemporanea al passaggio (per giunta graduale ) dal sistema analogico a quello digitale si fosse provveduto a varare il cosiddetto decreto uno contro uno, ovvero l'obbligo da parte dei distributori e venditori di nuovi apparecchi a ritirare al momento dell'acquisto quello vecchio.

Ovvero se la programmazione a livello governativo avesse tenuto conto di quanto faceva la mano destra e di quanto quella sinistra. Ma così non è stato.
Più volte annunciato e altrettante volte rimandato il decreto sembra essere arrivato adesso all'ultimo miglio, o così almeno annunciava trionfalisticamente a Ecomondo il capo della segreteria tecnica del ministero dell'Ambiente, Luigi Pelaggi, assicurando che il decreto verrà emanato entro la fine dell'anno per entrare in vigore all'inizio del 2010.
Quando però il percorso del cambiamento tecnologico avrà già traguardato diverse tappe .

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