[13/11/2009] News toscana

Da Renzi a Cosimi. Il governo dei rifiuti toscani alla roulette?

LIVORNO. Schizofrenia politica in fatto di ambiente (e di rifiuti in particolare). Non è possibile definire diversamente quello che accade oggi in toscana, complice anche la confusione mediatica che la sostiene.
Vediamo per sommi capi che cosa accade oggi in toscana.

Sogno 1. Il sindaco di Firenze, abbastanza abituato a resettare tutto ciò che è stato fatto prima di lui, annuncia a Repubblica che il problema dell'inceneritore di Case Passerini è un falso problema ed è risolvibile: «Perché non portare tutti i rifiuti di Firenze a Livorno?». Il sogno di Renzi, viene smentito dal suo portavoce nel pomeriggio, immaginiamo dopo faticosi palleggiamenti a destra e sinistra, dove il colpevole, come nelle migliori favole giornalistiche, è l'autore dell'articolo.

Sogno 2. Il collega di Renzi e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, ha un altro sogno, che racconta nel corso del convegno Irpet sull'economia: «In ambito energetico occorre una scelta regionale rispetto alla presenza della centrale Enel, oggi attiva solo nei momenti di picco della domanda di elettricità, con i suoi 260mila metri quadri di area occupata, alimentata a olio BTZ. Una presenza di questo tipo regge ancora il rapporto "costi/benefici" per il territorio? O non è il caso di immaginare un piano d'impresa, da realizzare in 5 anni, che vede questo polo energetico innovarsi tecnologicamente, produrre energia con il CDR (combustibile derivato dai rifiuti)? A mio avviso unica risposta possibile alla richiesta di massima limitazione all'uso delle discariche per i rifiuti urbani e per il migliore smaltimento dei 7 milioni di rifiuti industriali, che altrimenti rischiano di ridurre drasticamente gli anni di utilizzo degli impianti esistenti. Occorre cioè, perdonate il brutto termine, tecnologizzare il rapporto con i rifiuti».

In questo caso non c'è bisogno di smentita, anche perché clamorosamente la stampa locale (noi compresi, sic!) ‘buca' la vera notizia, e in ogni caso smentita non ci potrebbe essere, visto che il comunicato del Comune riporta testualmente l'intervento del sindaco.
C'è una qualche relazione tra le due uscite? Probabilmente no. E' stato solo un caso, e in comune c'è solo una certa ignoranza in tema.

Partiamo da Livorno: la centrale Enel del Marzocco (nella foto) insiste in un'area di proprietà, fanno sapere dalla direzione regionale dell'azienda, «quindi è come se io andassi a dire cosa voglio fare all'interno del comune di Livorno» è l'unico laconico commento che raccogliamo dal responsabile toscano dell'Enel. Mentre per quanto riguarda i rifiuti speciali c'è da dire che stime recenti parlano di 10 milioni di tonnellate prodotte in Toscana, ma che di essi l'80% non è bruciabile in quanto è recuperabile (per esempio per i sottofondi stradali, previo trattamento che può essere realizzato nella piattaforma Tap di Piombino).

Senza contare che il nuovo Ato Toscana costa importa già ogni anno 190mila tonnelate di rifiuti urbani  dall'Ato Toscana centro. E qui torna in ballo l'altro sogno, quello fiorentino. Già quest'estate si è dibattuto a lungo sulla quota che in deroga all'autosufficienza la piana fiorentina manda verso la costa in attesa di avere l'inceneritore a Case Passerini. Renzi si riferiva quindi non tanto all'idea di Cosimi, bensì all'ipotesi di aumentare le 190mila tonnellate in deroga (che in gran parte finiscono nella discarica di Peccioli) e utilizzare la discarica rosignanese di Scapigliato.

La sensazione è che ci si trovi di fronte alla fiera dell'aria fritta, dove non si sa cosa si dice (e cosa si scrive), e dove si pensa di risolvere la gestione del ciclo dei rifiuti con la bacchetta magica, rimettendo in discussione ogni decisione presa e mettendo alla berlina lo slogan tanto sbandierato a suo tempo del "si è deciso di decidere".

 

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