[12/11/2009] News

Messa in sicurezza Acna di Cengio: la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione per la mancanza della Via

FIRENZE. La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per la mancata effettuazione della Valutazione di impatto ambientale (Via) riguardo all'intervento di messa in sicurezza permanente realizzato nell'area A/1 del sito industriale di Cengio.

L'inziativa di Bruxelles, arriva in seguito ad una denuncia del Wwf Italia che nel 2007, dopo la notizia della mancata effettuazione della Via, si rivolse alla Eu che a sua volta ha poi avviato l'iter per la procedura di infrazione.

«Di questa storia sono testimone due volte. Una come precedente commissario, che si è trovato sostituito senza alcuna giustificazione, tanto che la nomina del successore è stata dichiarata nulla dai giudici. Una come presidente del Wwf Italia, che oggi si trova di nuovo ad occuparsi di una questione che avrei, invece, voluto veder risolta felicemente - ha sottolineato Stefano Leoni - Invece oggi ci troviamo di fronte ad una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea: questo vuol dire che è stato commesso un errore grave che rappresenta tra l'altro un danno all'ambiente, alla credibilità delle istituzioni e all'erario. Cosa occorre fare ora? Per legge la Via va condotta prima della realizzazione di un'opera ma ad oggi quest'opera risulta già effettuata e si dovrà procedere ad una Via postuma, che non potrà che essere ‘storpia': infatti, non potranno essere richieste integrazioni strutturali ad un progetto già eseguito, ma solo eventuali compensazioni e/o mitigazioni degli impatti» ha concluso il presidente del Wwf.

In effetti il progetto di messa in sicurezza permanente presentato nel 2005 e approvato nel 2006 avrebbe dovuto essere anticipato da uno Studio di impatto ambientale (Sia) e il relativo annuncio avrebbe dovuto essere pubblicato su quotidiani nazionali e regionali. «Per questo tipo di progetti, considerato il rilievo nazionale - spiegano dal Wwf- occorreva dare massima divulgazione, affinché ogni interessato anche residente in un'altra parte d'Italia potesse presentare le proprie osservazioni. Una commissione composta da esperti avrebbe, poi, dovuto valutarne gli impatti.

Peraltro, è bene ricordare che la procedura Via comporta anche un onere economico a carico del proponente, pari allo 0,5% del valore dell'opera». Il Wwf Italia ha chiesto che la procedura di Via seppur "postuma" sia svolta a livello nazionale affinché possano partecipare anche le collettività piemontesi e gli altri interessati.

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