[12/11/2009] News

Navi dei veleni, la Camera approva all'unanimità la mozione bipartisan

ROMA. «Arriva un bel segnale dal Parlamento. L'approvazione all'unanimità della mozione bipartisan sulle navi dei veleni pone le condizioni per non abbassare la guardia, per coordinare l'azione di tutti i ministeri interessati e coinvolgere lo stato ai massimi livelli. E' necessario che la ricerca della verità su questa vicenda non si fermi. Non c'è in ballo solo la tutela dell'ambiente e la lotta alle ecomafie, ma il futuro e l'onore del nostro paese», così ha commentato il voto sulle "navi dei veleni" espresso ieri all'unanimità dalla Camera, il deputato del Pd Ermete Realacci, primo firmatario insieme ad Agostino Ghiglia, del Pdl, della mozione sottoscritta da oltre cento parlamentari di maggioranza e opposizione.

«Il traffico illecito dei rifiuti - spiega Realacci - che vede nell'affondamento delle navi la punta dell'iceberg, è una piaga che da decenni affigge il nostro Paese. La mozione approvata impegna il governo ad una serie di azioni puntuali che a cominciare dalla bonifica dei siti inquinati mettono le basi per fare luce una volta per tutte».

Anche Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente dice: «Siamo soddisfatti per l'approvazione della mozione, chiediamo che si proceda velocemente nel monitoraggio puntuale dei siti sospetti. Abbiamo sempre sostenuto che le vicende legate alle navi dei veleni, non fossero una questione esclusivamente ambientale e come tali non dovessero essere affidate solo all'iniziativa del Ministero dell'Ambiente. Al contrario nella mozione è specificato che in questa vicenda sia, invece, il Governo nella sua totalità ad intervenire, mettendo in connessione i diversi ministeri e gli organismi internazionali per arrivare alla verità su quello che appare come un vero intrigo internazionale».

«Che le navi dei veleni siano state affondate è, del resto, un fatto acclarato - conclude Venneri - e non un'ipotesi investigativa o una tesi sostenuta da qualche ambientalista. E' necessario pertanto andare a fondo immediatamente attivando la ricerca delle altre navi e risalire tutti i rivoli delle inchieste, con la stessa efficacia dell'operazione che ha portato all'individuazione del Catania. Questo ritrovamento, infatti, non può e non deve essere la conclusione delle indagini, né un ulteriore motivo per rallentarne il corso, ma al contrario il punto di inizio per procedere rapidamente nella ricerca e nel recupero di tutte le navi cariche di veleni presenti nel Mediterraneo».

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