[12/11/2009] News

Copenhagen, la Cina vuole «Un risultato giusto e l’Apec punti sullo sviluppo sostenibile»

LIVORNIO. Il gruppo dei 21 Paesi dell'Apec che si riuniranno nel loro vertice annuale il 14 e 15 novembre a Singapore rappresentano il 40%  della popolazione del pianeta e più della metà della produzione economica mondiale. Al summit ministeriale che ha preceduto il vertice di Singapore il ministro degli esteri cinese Yang Jiechi ha detto che «la Cina è disposta a lavorare con gli altri partecipanti al vertice sul cambiamento climatico, previsto a dicembre a Copenhagen sotto gli auspici dell'Onu, per raggiungere un risultato giusto e ragionevole. La Cina vuole vedere dei risultati equilibrati e positivi sull'attenuazione del cambiamento climatico, l'adattamento, il finanziamento e il sostegno tecnologico, quattro aspetti degli sforzi coordinati descritti dalla Conferenza dell'Onu sul cambiamento climatico, tenuta a Bali, in Indonesia, nel 2007. La Cina vuole che la conferenza di Copenhagen contribuisca alla comprensione, all'applicazione efficace e sostenibile della Convenzione quadro dell'Onu sul cambiamento climatico (Unfccc) e del Protocollo di Kyoto».

Yang ha ricordato all'Apec (e alla delegazione americana presente) che un recente summit sul cambiamento climatico ha registrato un importante consenso sul fatto che l'Unfccc e il Protocollo di Kyoto devono essere alla base di un quadro giuridico internazionale sul global warming e che la cooperazione internazionale «deve rispettare il principio della responsabilità comune ma differenziata».

Yang ha anche detto che l'economia mondiale mostra segni di recupero ma che l'impatto della crisi non è ancora finito, per questo i Paesi dell'Apec devono rafforzare la loro collaborazione per una crescita stabile che passa anche per il risparmio energetico e metodi di produzione e consumo rispettosi dell'ambiente e della crescita sostenibile: «La Cina ha preso una serie di misure positive per realizzare la crescita sostenibile, intraprendere cambiamenti strutturali, rafforzare le reti di sicurezza sociale, e nuovi progressi positive sono stati realizzati».

Secondo il ministro degli esteri cinese, per guidare la ripresa, i Paesi Apec dovrebbero rivedere il loro modello di crescita economica per alimentare nuove aree di crescita ed incrementare la quota del consumo interno. «La crescita dovrebbe essere inclusiva, distribuendo i benefici della globalizzazione e dello sviluppo economico a tutti gli uomini e ponendo una solida base sociale per la crescita futura. Devono essere attuate strategie di crescita sostenibile. Devono essere tenute anche presenti le esigenze di sviluppo delle economie in via di sviluppo dei Paesi in crisi di resilienza e dando loro le risorse necessarie per recuperare».

Torna all'archivio