[10/11/2009] News toscana

Autostrada Tirrenica, Legambiente Val di Cornia: «Sì all’impiego delle materie prime seconde!»

CECINA. Nei vari incontri preparatori dell'assemblea pubblica di Cecina sull'Autostrada Tirrenica, Legambiente aveva fatto presente a Medicina Democratica che i suoi timori, circa la pericolosità dei materiali derivati dal ciclo dei rifiuti della siderurgia che possono essere usati per costruire l'autostrada, erano e sono infondati.

Nonostante ciò, il presidente di Medicina Democratica Maurizio Marchi continua a parlare di rifiuti tossici che andrebbero ad inquinare le falde acquifere, lungo una fantomatica enorme discarica lineare.

Facciamo ancora presente qui che Legambiente, a tutti i livelli organizzativi, si batte da sempre per risolvere il problema del ciclo dei rifiuti industriali della siderurgia piombinese e contemporaneamente si batte per chiudere le cave d'inerti che stanno deturpando irrimediabilmente la Val di Cornia.

Da oltre 15 anni, inoltre, ci battiamo a Piombino per far costruire l'impianto della TAP, che deve trattare varie tipologie di rifiuto siderurgico, per fare un materiale cementizio (il CIC, conglomerato idraulico catalizzato) adatto per i sottofondi stradali.

Così, pure ci battiamo per far commercializzare la scoria primaria di acciaieria che può sostituire il materiale di cava per riempimenti e sottofondi stradali.

Vogliamo informare che il CIC è un materiale formato da vari scarti siderurgici opportunamente miscelati e neutralizzati che inoltre, assieme a dei leganti, sviluppa dei legami cristallini e cementifica formando un blocco unico molto resistente ma che, se anche frantumato, conserva legami cristallini e quindi non rilascia sostanza inquinante alcuna. La scoria primaria di acciaieria è un materiale vetroso simile al basalto, riconosciuto in tutta Europa come materiale inerte e come tale non più rifiuto.

Va fatta un'ulteriore considerazione: come fanno a trovare i materiali per fare i riempimenti e le strade, nei paesi più avanzati d'Europa, dove non hanno cave perché sono paesi pianeggianti, o perché non vogliono distruggere il paesaggio? La risposta è semplice: non importano pietrisco, ma riciclano altri materiali (quelli siderurgici in primis) ma riciclano tanti altri rifiuti, anche provenienti dall'industria chimica, rendendo inerti anche rifiuti potenzialmente pericolosi, come le ceneri degli inceneritori. Sbagliano?

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