[09/11/2009] News

Il valore della biodiversità

FIRENZE. Quando valgono in termini economici un fiume, una foresta, o anche un paesaggio rurale in quanto ecosistemi che ospitano animali e vegetali e quindi luoghi che ospitano biodiversità? E' difficile calcolarlo ed il valore, in realtà assoluto, riteniamo venga attribuito con margini di soggettività.

Quello che è più certo è più facilmente misurabile è la spesa per la tutela della biodiversità. Secondo il Wwf l'Ue spende troppo poco per la tutela della diversità biologica in Europa: «Ciascun cittadino europeo spende appena 30 centesimi l'anno per fondi diretti solo alla protezione della natura».

In sintesi sono due le proposte che l'associazione del Panda ha fatto a Bruxelles: servono più soldi e in particolare un fondo specifico per la protezione ambientale e la gestione delle aree protette; a livello generale invece, il budget dell'Ue dovrebbe avere un approccio integrato, che inserisca quindi in modo trasversale in tutte le politiche il fattore ambiente, evitando ulteriori danni. «Quanti sono i finanziamenti diretti solo alla protezione della biodiversità?

Circa 120 milioni di euro, lo 0,1% del budget Ue per il periodo 2007-2013, che significa una spesa di 30 centesimi l'anno per ciascun cittadino» ha sottolineato Andreas Baumuller, responsabile delle politiche per la biodiversità dell'ufficio europeo del Wwf- Altri fondi per la tutela della natura sono frammentati in diversi filoni, dall'agricoltura allo sviluppo regionale, ma poco trasparenti sul fronte ambientale.

Il tutto a dispetto dei grandi servizi resi dal sistema natura a economia, salute e benessere dei cittadini. Basti pensare alle foreste che evitano le valanghe all'immagazzinamento del carbonio nel terreno, oppure alle piante medicinali: si tratta di servizi che devono avere un riflesso nel budget dell'Ue» ha concluso Baumuller.

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