[09/11/2009] News

Contaminazioni post-Chernobyl: la proroga del bando per i prodotti agricoli è certa

LIVORNO. Adesso è certo: i controlli istituiti a suo tempo sui prodotti alimentari provenienti da paesi terzi contaminati dall'incidente della centrale nucleare di Cernobyl sono prorogati fino al 31 marzo 2020. Sulla Gazzetta ufficiale europea del 6 novembre infatti è stato pubblicato il regolamento che protrae i controlli di altri dieci anni.

Il nuovo regolamento, entrato in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione e relativo alle condizioni d'importazione di prodotti agricoli originari dei paesi terzi a seguito dell'incidente verificatosi nella centrale nucleare di Cernobyl, va appunto a modificare quello del 2008 (che a sua volta è andato a incidere su quello del 1995 che a suo tempo è stato prorogato da quello del 1990). Questo perché la contaminazione da cesio radioattivo di alcuni prodotti agricoli originari dei paesi più colpiti dall'incidente è tuttora superiore alle tolleranze massime di radioattività stabilite nel regolamento del 1990.

Infatti, è scientificamente provato che la durata della contaminazione da cesio-137 a seguito dell'incidente di Cernobil, per un certo numero di prodotti derivati da specie che vivono e crescono nelle foreste e nelle aree boschive, è dovuta essenzialmente al periodo fisico di semitrasformazione di questo radionuclide, pari a trent'anni.

Ciò è stato confermato nell'ambito di uno studio effettuato per conto della Commissione, inteso a valutare le potenziali importazioni da parte degli Stati membri di prodotti agricoli contenenti radiocesio in tenori superiori a quelli fissati dalla normativa europea.

In base ai risultati di tale studio, il comitato ha raccomandato di mantenere nell'elenco tutti i prodotti che attualmente vi figurano e di sottoporre tali prodotti a controlli alle frontiere dell'Unione europea. E sulla base di ciò è stato formulato, proposto e poi approvato il nuovo regolamento.

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