[03/11/2009] News

Progettazione ecocompatibile: "rifusione" della direttiva

LIVORNO. Nel 2005 la comunità europea ha istituito un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. Adesso e proprio in  occasione di nuove modificazioni, strettamente limitate all'estensione dell'ambito di applicazione della disciplina, l'Ue procede alla "rifusone" del quadro normativo.

Nell'intento di garantire la libera circolazione di tali prodotti nel mercato interno, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato la direttiva relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia (non si applica ai mezzi di trasporto di passeggeri o merci). L'Ue dovrà stabilire entro il 21 ottobre 2011 un piano di lavoro scadenzato che fissa per i tre anni successivi un elenco indicativo di gruppi di prodotti considerati prioritari per l'adozione di misure di esecuzione. E decide di dare la priorità a iniziative alternative quali l'autoregolamentazione da parte dell'industria allorché ciò permetta di conseguire gli obiettivi in maniera più rapida o meno costosa che tramite specifiche vincolanti. Questo perché - a detta della Comunità - l'autoregolamentazione, compresi gli accordi volontari quali gli impegni unilaterali da parte dell'industria, «può permettere rapidi progressi in seguito ad un'attuazione rapida ed efficace dal punto di vista dei costi e permette adeguamenti flessibili e appropriati alle opzioni tecnologiche e alle sensibilità del mercato».

Dunque, una direttiva che ha come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo sostenibile accrescendo l'efficienza energetica e il livello di protezione ambientale, migliorando allo stesso tempo la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

Infatti, ai prodotti connessi all'energia è imputabile una quota consistente dei consumi di risorse naturali e di energia nella Comunità, oltre che numerosi importanti impatti ambientali di altro tipo (anche se per la grande maggioranza delle categorie di prodotti presenti sul mercato comunitario si possono osservare livelli molto diversi di impatto ambientale sebbene le loro prestazioni funzionali siano simili).

Molti prodotti connessi all'energia e non solo quelli che utilizzano, producono, trasferiscono o misurano energia, - ossia materiali da costruzione, quali finestre e materiali isolanti, o alcuni prodotti che utilizzano l'acqua, quali soffioni doccia e rubinetti -presentano notevoli potenzialità di miglioramento in termini di riduzione degli impatti ambientali e di risparmio energetico, mediante una progettazione migliore che determina altresì economie per le imprese e gli utilizzatori finali. Il miglioramento dell'efficienza energetica (una delle cui opzioni disponibili è l'uso più efficiente dell'elettricità) contribuisce sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nella Comunità. La domanda di elettricità è quella che presenta la maggiore crescita tra le categorie di uso finale di energia e si prevede che essa aumenterà nei prossimi 20-30 anni, in assenza di un'azione politica che si opponga a tale tendenza.

Il risparmio energetico, invece, è uno dei modi più efficaci, sotto il profilo dei costi, per aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle importazioni. E agire nella fase progettuale del prodotto connesso all'energia, vuol dire anche limitare l'impatto poiché è emerso che proprio in tale fase si determina l'inquinamento provocato durante il ciclo di vita del prodotto ed è allora che si impegna la maggior parte dei costi. La progettazione ecologica dei prodotti, dunque, costituisce un fattore essenziale della strategia comunitaria sulla politica integrata dei prodotti stessi proprio perché si presenta come un'impostazione preventiva finalizzata all'ottimizzazione delle prestazioni ambientali conservando contemporaneamente le qualità di uso. E quindi presenta nuove ed effettive opportunità per il fabbricante, il consumatore e la società nel suo insieme.

Del resto, per ottimizzare i benefici ambientali derivanti dal miglioramento della progettazione anche i consumatori devono essere coinvolti: può essere necessario informare i consumatori in merito alle caratteristiche e ai risultati ambientali dei prodotti connessi all'energia e fornire loro consigli per un utilizzo del prodotto rispettoso dell'ambiente.

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