[28/10/2009] News

Oms: speranza di vita allungata di 5 anni migliorando l’ambiente, curando malattie “trascurabili” e riducendo le cattive abitudini

LIVORNO. Secondo il rapporto "Gloobal health risks. Mortality and burden of disease attributable to selected major risks" dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) «La speranza di vita della popolazione mondiale potrebbe essere aumentata di circa 5 anni se ci si concentrasse su 5 fattori di rischio: l'insufficienza ponderale durante l'infanzia; i rapporti sessuali a rischio; l'alcoolismo; la mancanza di acqua potabile; la depurazione e l'igiene e l'ipetensione» che sono responsabili di un quarto dei 60 milioni di decessi che si verificano ogni anno.

Il rapporto dell'Oms descrive 24 fattori che incidono sulla salute, che sono sia ambientali, comportamentali e psicologici, come l'inquinamento dell'aria, il tabagismo o la cattiva alimentazione, ed attira l'attenzione sull'effetto combinato di più fattori di rischio che creano numerose malattie e decessi che potrebbero essere evitati se ne riducessimo uno o qualcuno. Il rapporto utilizza un gran numero di dati provenienti da studi dell'Oms e da altre fonti e considera gli effetti per la salute per quanto riguarda mortalità, morbilità e traumatismi per regione, età, sesso e livello di reddito dei Paesi per il 2004, anno per il quale sono a disposizione i dati più recenti a livello globale.

Secondo Colin Mathers, coordinatore dell'unità mortalità ed incaricato per la morbilità dell'Oms, «Più di un terzo dei decessi di bambini nel mondo possono essere attribuiti a qualche fattore di rischio nutrizionale quali l'insufficienza ponderale durante l'infanzia, l'insufficiente allattamento materno e la carenza di zinco».

Otto fattori sono responsabili, da soli, di oltre il 75% dei casi di cardiopatia coronaria, principale causa di mortalità nel mondo: consumo di alcool, iperglicemia, tabagismo, ipertensione arteriosa, indice di massa corporeo elevato, colesterolo alto, basso consumo di frutta e legumi e sedentarietà. Nonostante queste possano sembrare in gran parte malattie e abitudini da ricchi, la maggior parte dei decessi avviene nei Paesi in via di sviluppo.

Mathers spiega che «Bisogna comprendere che l'importanza data ai i fattori di rischio per la salute aiuta i governi a determinare le politiche che vogliono perseguire. Numerosi Paesi si confrontano con un'associazione complessa di fattori di rischio. I Paesi possono basarsi su questi tipi di dati, così come su altre informazioni riguardanti le politiche ed i loro costi, per elaborare i loro programmi di azione sanitaria».

Il rapporto Gloobal health risks conclude che «9 rischi ambientali e comportamentali, così come 7 cause infettive sono responsabili del 45% dei decessi per cancro nel mondo. A livello mondiale, i sovrappeso e l'obesità comportano più decessi dell'insufficienza ponderale; gli ambienti a rischio e malsani sono responsabili di un decesso su quattro di bambini nel mondo; il 71% dei decessi per cancro al polmone sono dovuti al tabagismo; nei Paesi a basso reddito, delle carenze nutrizionali facili da correggere provocano la morte di un bambino su 38 prima dei 5 anni di età; i 10 principali rischi evitabili riducono la speranza di vita di circa 7 anni a livello mondiale di più di 10 anni nel continente africano».

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