[27/10/2009] News toscana

Undici milioni per ridurre la produzione di rifiuti e incentivare il riciclo

FIRENZE.  Undici milioni di euro destinati a imprese di settore, soggetti pubblici e privati, associazioni di categoria con l'obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti e incentivarne il riciclo. E' la sintesi della proposta di legge di aggiornamento dei criteri di erogazione dei finanziamenti nel settore rifiuti a cui è stato dato oggi il via libera in consiglio regionale. Il provvedimento è passato con 27 voti a favore e 13 astenuti. Ad illustrare l'atto, il presidente della commissione Territorio e ambiente Erasmo D'Angelis (Pd, nella foto): «Si mira a modificare l'art. 3 della legge regionale n. 25 del 18 maggio 2008 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), per adeguare la normativa toscana alla luce dei cambiamenti dettati dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Norme in materia ambientale)».

Secondo quanto previsto a livello nazionale infatti, ai fini di una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti, le Regioni devono favorire il riciclo dei rifiuti e la riduzione dello smaltimento finale, «attraverso l'erogazione di contributi per la realizzazione di investimenti pubblici finalizzati all'ottimizzazione del ciclo» e del «perseguimento dell'autosufficienza nella gestione a livello dei nuovi ambiti territoriali ottimali (Ato)». Destinatari di queste risorse, che come detto ammontano a circa 11 milioni (6 nell'annualità 2010, 5 nel 2011), oltre le comunità di ambito o i soggetti gestori, anche imprese di settore, soggetti pubblici e privati, associazioni di categoria individuati con procedure di selezione ad evidenza pubblica e attraverso la stipula di accordi e contratti di programma. Secondo quanto previsto nel provvedimento, il concorso della Regione non andrà comunque ad alterare l'equilibrio economico-finanziario dei contratti di servizio, mentre criteri e modalità di assegnazione delle risorse, stabiliti dalla Giunta, seguono gli obiettivi individuati nel Piano regionale di azione ambientale e nel Piano di gestione dei rifiuti. Definiti anche i criteri di priorità individuati secondo la qualità, il carattere innovativo e l'efficacia degli interventi proposti. All'Agenzia regionale recupero risorse (Arrr), è affidato il controllo e la certificazione dei risultati raggiunti dagli interventi finanziati.

Per il consigliere azzurro Paolo Marcheschi, presidente della commissione Speciale sul ciclo dei rifiuti urbani, «avremmo auspicato una volontà più forte di intervento sugli impianti vista la situazione di imminente emergenza in questo settore». Secondo Marcheschi, «è mancato il coraggio" di affrontare al meglio la situazione anche in "materia di impianti». Di parere opposto l'assessore regionale all'Ambiente Anna Rita Bramerini: «Non è mancato il coraggio. Piuttosto stiamo traghettando la Toscana verso una gestione più efficace secondo una governance del settore che segue la politica di area vasta". Per l'assessore, le risorse messe in campo "non sono banali", tuttavia ha evidenziato che non mancherà l'impegno a "fare di più e meglio».

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