[23/10/2009] News toscana

Livorno: le insostenibili incertezze del nuovo ospedale che verrą

LIVORNO. Un grosso parallelepipedo lungo 150 metri sviluppato su tre piani, due grandi parcheggi per 1.600 auto, quasi cinquecento posti letto, un auditorium e un forte impulso alle energie rinnovabili a partire dall'energia geotermica a bassa entalpia. E' l'idea del nuovo ospedale di Livorno che potrebbe sorgere nella zona di Montenero basso. Solo l'idea però, nel senso che per il momento l'unica certezza è che (quando la struttura si farà), sarà nell'area tra l'istituto Pascoli e Villa Serena. L'addio al vecchio ospedale già annunciato nelle scorse settimane, è stata confermato oggi pomeriggio nel corso della riunione congiunta della Commissioni consiliari dedicate alle politiche sociali e all'assetto del territorio.

A illustrare le ragioni della scelta, il direttore della Asl 6 Monica Calamai. «Un ospedale diviso a padiglioni, situato nel centro cittadino e costruito nel 1931 - ha spiegato la dirigente - sono state sicuramente le motivazioni di partenza per ridisegnare l'intera gamma di servizi sanitari». A farle eco, tecnici del Comune e della Usl, il sindaco Alessandro Cosimi con l'assessore al marketing territoriale Bruno Picchi.

Poche certezze, dicevamo, e tutte da valutare sotto il profilo della sostenibilità. Allora partiamo da queste per chiarire alcuni punti, almeno per come sono stati esposti oggi e che saranno oggetto di approfondimento da parte di greenreport nelle rpossime settimane. Per la scelta dell'area erano state individuate sei zone: Picchianti, via degli Archi, Leccia-Scopaia, Villa Serena, area Pascoli, area carcere. In base a un criterio che ha tenuto in considerazione i rischi idraulici, la sostenibilità, la presenza di elettrodotti e soprattutto le previsioni degli strumenti urbanistici del Comune, la decisione è ricaduta su Villa Serena.

Nel criterio di scelta, hanno ricordato i tecnici comunali, è stato tenuto in considerazione per esempio un fattore non secondario: la proprietà del terreno. Ecco quindi che sono state scartate via degli Archi e la Leccia-Scopaia, aree private che sarebbero potute costare (per i relativi espropri) alle casse comunali circa 50 milioni di euro.

Altro elemento per Villa Serena, sono i cambiamenti e le nuove arterie stradali per raggiungere l'ospedale, di fatto già previste negli strumenti urbanistici. Le ipotesi sono due e tutte e due percorribili, secondo i tecnici comunali. La prima è un collegamento con una piccola variante all'altezza della rotatoria di Montenero. L'altra, considerata di più difficile realizzazione e comunque più impattante, è un sovrappasso su via Mondolfi.

Infine, ultimo punto, la struttura dell'edificio. Secondo una nuova concezione che dovrebbe risolvere alcuni problemi di organizzazione dei servizi interni, l'ospedale avrà una forma compatta e non a padiglioni, come invece ritroviamo per esempio in viale Alfieri. Sempre secondo le idee della Usl e del Comune, l'ospedale dovrebbe essere sviluppato su tre livelli: un seminterrato, un piano terra e un primo piano.

Di tutto questo, prima del progetto definitivo, si riparlerà nelle sedi opportune che oltre ai tavoli tecnici sono il consiglio e le commissioni consiliari. Intanto, entro la fine di ottobre verrà firmato il protocollo di intesa tra Regione, Asl e Comune. L'ulteriore passaggio sarà l'accordo di programma, che dovrebbe essere messo a punto entro marzo 2010 e che metterà in condizione di aprire le procedure per l'assegnazione delle opere.

Critiche da parte dell'opposizione. Per Marco Cannito di Città Diversa, che non si è dichiarato contrario pregiudizialmente al nuovo ospedale, «l'opera che verrà è stata pensata senza il contributo della popolazione e dopo numerosi sprechi della sanità cittadina». Per Gianfranco Lamberti di Confronto per Livorno, invece, «il nuovo ospedale viene inserito in progetto per la città che ancora non abbiamo capito quale sia».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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