[20/10/2009] News

Eurobarometro: nonostante la crisi gli europei sostengono ancora l'aiuto allo sviluppo (e chiedono pił informazione)

BRUXELLES. Secondo il sondaggio condotto a maggio e giugno e pubblicato oggi sullo speciale Eurobarometro "L'aiuto allo sviluppo in tempi di difficoltà economiche", «Circa il 90% degli europei continua a considerare importante lo sviluppo e il 72% degli europei ritiene non solo che gli attuali impegni a favore dei paesi in via di sviluppo vadano onorati, ma che vadano assunti ulteriori impegni».

Per Karel De Gucht, commissario europeo per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, «Questo sondaggio dimostra chiaramente che i cittadini si aspettano che i loro governi e la Commissione dell'Ue scavino a fondo per trovare finanziamenti a favore dello sviluppo. Anche nel contesto della crisi economica, invito di nuovo gli Stati membri dell'Ue a mantenere il loro impegno ad aumentare l'aiuto allo sviluppo fino a 69 milioni di euro entro il 2010, per conseguire il traguardo a medio termine degli obiettivi di sviluppo del millennio».

Il sondaggio aveva lo scopo di valutare se la crisi influenzi il sostegno pubblico alla cooperazione allo sviluppo nei Paesi europei. «Si tratta - si legge su Eurobarometro - della più recente di una serie di indagini volte a misurare la consapevolezza degli europei circa le questioni dello sviluppo a partire dal 2004. Laddove opportuno vengono stabiliti confronti con i risultati di studi precedenti». I risultati assumono maggiore importanza con l'avvicinarsi della quarta edizione delle "Giornate europee dello sviluppo", perché dimostrano che il  61% degli europei ritiene  che l'Europa possa contribuire positivamente alla discussione sullo sviluppo globale. La crisi economica non viene considerata una sfida cruciale per i Paesi in via di sviluppo: per un europeo su due, che pensano che il problema più grave sia la povertà, che supera la crisi economica e alimentare (35%). I cittadini dell'Ue hanno capito che la povertà è problema strutturale fondamentale dei Paesi in via di sviluppo e che il declino economico è solo uno degli elementi del quadro di crisi .

Secondo Margot Wallström, commissario Ue per le relazioni istituzionali e della strategia di comunicazione, «Gli europei capiscono sempre meglio perché lo sviluppo sia importante e chiedono che i mezzi d'informazione nazionali dedichino più spazio alle questioni dello sviluppo».

Per il 64% degli europei fornire gli aiuti risponde anche ad interessi personali come il commercio, il terrorismo, la migrazione e le relazioni politiche con i paesi terzi. Il 42% chiede che i media dedichino maggiore spazio ai problemi dello sviluppo, e fanno bene, visto che il 74% degli europei non ha mai sentito parlare degli Obiettivi del millennio per lo sviluppo (nel 2007 erano l'80%), cioè la campagna dell'Onu contro la povertà e la fame e per il benessere nei Paesi poveri.

Eurobarometro spiega che «La relazione espone i risultati dell'indagine sia a livello dell'intera Ue, sia paese per paese. Da questi risultati si evince che la cooperazione allo sviluppo rende l'Unione europea più coesa. Perché gli aiuti siano efficaci devono aumentare la coerenza e il consenso tra gli Stati membri. I sondaggi europei mostrano che dal 2004 si stanno riducendo le differenze interne all'Unione, specialmente tra i paesi che hanno aderito all'Ue a partire da quell'anno e gli altri Stati membri».

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