[09/10/2009] News toscana

Geotermia, cambiano i criteri per le emissioni: ecco come

LIVORNO. E' un quadro complessivamente tranquillizzante quello che emerge dal rapporto finale di Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, relativo al biennio 2007-2008, che ha considerato le emissioni di 5 centrali geotermiche e i dati di 6 postazioni territoriali, effettuando 657 rilevazioni, con una media di quasi una misura o un campione al giorno. Negli ultimi due anni sull'Amiata, infatti, si è registrato un solo sforamento dei limiti di legge dell'acido solfidrico, mentre i valori dei vapori di mercurio si sono mantenuti sempre nella norma. Se si considerano gli ultimi dodici anni- spiega la Regione Toscana in un comunicato - , i giorni di superamento sono stati sette, cinque nell'area geotermica tradizionale (quella con al centro Pomarance) e due sull'Amiata.

Dal 2002 l'Agenzia ha tenuto sotto controllo il 77,4% delle 31 centrali attualmente in esercizio, con o oltre 2.200 campioni, più di 10.600 determinazioni e 503 misure. Verifiche straordinarie sono state effettuate anche per ciò che riguarda alluminio, antimonio, cadmio, cromo, ferro, piombo e altre sostanze, che sono risultate tutte nella norma e in molti casi a livelli neppure rilevabili dagli strumenti. L'inquinamento olfattivo (l'odore di uova marce) permane, ma la qualità dell'aria è migliorata in seguito all'installazione degli Amis (i sistemi abbattitori di mercurio e idrogeno solforato).

Ma assieme alle analisi di Arpat oggi nella sede della Regione sono stati presentati anche i criteri direttivi per il contenimento delle emissioni in atmosfera. «Con questi criteri per la prima volta - afferma l'assessore regionale all'energia e all'ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto)- si è compiuta una ricognizione a 360° sui valori per i quali è previsto un limite di legge, ma anche su quelli, come l'ammoniaca e l'acido borico, per i quali non c'è ancora quella limitazione normativa che noi continuiamo a richiedere al Governo e al Parlamento. Abbiamo stilato i criteri e subordineremo al rispetto di queste regole ogni altra eventuale autorizzazione allo sfruttamento geotermico. Invieremo il documento agli enti locali, alle parti sociali e alle associazioni, per raccogliere le loro indicazioni e poi lo approveremo in Giunta regionale».

L'evoluzione delle emissioni dal 2000 al 2007 mostra una diminuzione del 38,3% (da 26.239 a 16.181 tonnellate annue) dell'acido solfidrico e del 51,4% (da 3.076 a 1.494 tonnellate annue) del mercurio.

«Le norme che abbiamo presentato oggi, sono finalizzate alla tutela della salute - ha aggiunto l'assessore - perché anche se i dati ci confortano, vogliamo puntare ad un loro ulteriore miglioramento. Abbiamo fatto in modo che entro cinque anni siano progressivamente installati gli abbattitori Amis su tutte le centrali esistenti, visto che sono capaci di ridurre dell'85% l'acido solfidrico e fino al 60% il mercurio. Chiederemo infine al gestore Enel di sperimentare prima, e applicare poi, le migliori tecnologie disponibili per ridurre anche gli inquinanti non normati come l'acido borico e l'arsenico».

Con l'installazione degli Amis su tutte le centrali, si stima che rispetto ad oggi nel 2013 le emissioni di  acido solfidrico si ridurrebbero di un ulteriore 46% e quelle di mercurio del 53,7%.

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