[16/09/2009] News toscana

Pistoia: la provincia rende pił efficiente il sistema di monitoraggio della qualitą dell'aria

PISTOIA. La provincia investe per il miglioramento delle rete di monitoraggio per la qualità dell'aria. Certo anche con termometri efficienti non si eliminano le cause della "febbre" ma da un quadro conoscitivo certo ed attendibile è necessario partire per pianificare interventi sulle varie fonti inquinanti. Il progetto per la "ristrutturazione ed implementazione della rete di centraline per il controllo della qualità dell'aria" sul territorio provinciale è stato assegnato tramite bando all'impresa Project automation Spa di Monza, che lavorerà per migliorare la capacità di rilevamento delle apparecchiature che saranno dotate di sensori più sensibili, anche in relazione alle nuove indicazioni della Regione Toscana in materia.

Il progetto prevede sia acquisizione di nuova strumentazione, sia trasferimenti di impianti esistenti, informano dalla provincia: a Montecatini terme la stazione di via Merlini sarà dotata di un unico nuovo strumento certificato per il campionamento e l'analisi in parallelo di polveri Pm10 (polveri fine con diametro inferiore a 10 μm) e Pm (2.5 polveri fini con diametro inferiore a 2,5 μm), mentre l'analizzatore del Pm10 ora presente nella cittadina termale, adeguatamente rimodernato, verrà utilizzato nella stazione di via Signorelli a Pistoia.

L'ammodernamento riguarderà inoltre anche l'analizzatore di Pm10 di Montale. Oltre agli strumenti di monitoraggio degli inquinanti saranno apposti anche condizionatori per mantenere le temperature necessarie per esatte rilevazioni in qualsiasi condizione climatiche. Quindi in sintesi le tre centraline monitoreranno i seguenti inquinanti: centralina via Signorelli, Pistoia: ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono e Pm10; centralina via Merlini, Montecatini Terme: ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono, Pm10 e Pm2,5; centralina via Pacinotti, Montale: ossidi di azoto, ossido di zolfo, monossido di carbonio, ozono e Pm10. Le centraline ovviamente saranno collegate in rete per la trasmissione dei dati rilevati alla sede centrale ad Arpat per l'elaborazione dei dati. L'importo con cui l'impresa si è aggiudicata il bando ammonta a 59.000 euro, attribuito per l'80% con fondi regionali e con il 20% con fondi provinciali.

 

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